Ferragosto amaro per Mario Tozzi, geologo e volto noto della divulgazione scientifica in tv, che su Facebook ha pubblicato un post diventato virale. L’immagine è quella di una spiaggia di Naxos, in Grecia: chilometri di sabbia libera e dune pulitissime, nessun cestino, niente rifiuti, baretti nel retroduna, qualche costruzione dietro, mare accessibile senza ticket d’ingresso, ombrellone e due lettini a 10 euro… Una sola parola per chi ha gestito il demanio costiero da noi: vergogna. Il giorno dopo le polemiche non si sono placate con Tozzi che è tornato sull’argomento per chiarire la sua posizione…
dalla pagina FB di Mario Tozzi, geologo
Lo scrivo con tutta la simpatia per gli amici balneari che stanno inondandoci le orecchie di lamenti: il sistema italiano di sfruttamento delle spiagge di pregio è ingiusto, ambientalmente dannoso e non funziona. Li invito a sottoscrivere un documento per ridisegnarlo: 1) comune per comune, spiaggia per spiaggia, il 50% deve essere sempre libero, ma non sul totale nazionale, scarichi e impianti industriali sul mare compresi (eh, furbacchioni!); 2) del restante 50%, il 20% deve essere attrezzato dai comuni a prezzi calmierati, il 30% può andare a bando; 3) i prezzi delle concessioni devono essere riadeguati; 4) sulle spiagge non deve rimanere alcuna struttura fra ottobre e aprile; 5) tutte le strutture devono essere comunque rimovibili; 6) le concessioni non possono superare i 10 anni, poi vanno di nuovo a bando.
Così tuteliamo un bene e i diritti di tutti. Come accade in tutti i Paesi del Mediterraneo.
