L’informativa della digos di Catanzaro sul gran casino al comune di Squillace sfociato in un procedimento penale nei confronti del sindaco Pasquale Muccari e di altri suoi sodali, prende subito in esame la predisposizione del concorso a tempo determinato per l’assunzione di un dirigente a cui affidare la responsabilità dell’area tecnica del Comune.
Va precisato come l’iter amministrativo del concorso, a causa del verificarsi di numerosi impedimenti amministrativi generati anche dalla compulsività con la quale si è gestita la vicenda, ha avuto una durata ben più lunga dei normali termini previsti ed è stato costantemente monitorato dall’attività di indagine.
Difatti, le procedure concorsuali sono state caratterizzate da ben tre distinte fasi, una delle quali è stata oggetto anche di un provvedimento di annullamento in autotutela da parte dell’ente. Il comune denominatore che ha caratterizzato le tre distinte procedure è stato quello di prevedere l’assegnazione del posto dirigenziale previsto dal bando ad un tecnico di diretto gradimento del sindaco ossia quello in favore dell’assessore Gregorio Talotta, il quale risulterà essere corresponsabile con il sindaco di Squillace Pasquale Muccari anche nella gestione dell’appalto per l’affidamento dei rifiuti del Comune.
In tale ottica, l’attività di indagine dimostrerà , inoltre, come il sindaco, pur di riuscire ad ottenere l’assunzione del Talotta ha fatto ricorso ad una serie di condotte illecite, attivando ogni strategia e azione possibile per il superamento degli ostacoli che, di volta in volta, si frapponevano al raggiungimento del suo obiettivo.
Si dimostrerà , finanche, una diretta compartecipazione della segretaria comunale Giuseppina Ferrucci e dei componenti della Commissione di valutazione dei titoli, oltre che dei singoli assessori del Comune di Squillace.
Come anticipato, la procedura concorsuale è stata caratterizzata da un iter alquanto burrascoso ed articolato in considerazione del fatto che l’obiettivo per il quale il concorso stesso era stato predisposto risultava difficilmente raggiungibile se non tramite l’attuazione di una ulteriore fattispecie delittuosa che prevedesse la mancanza di altri candidati. Difatti, il sindaco, per raggiungere il proprio obiettivo, attuava quella che risulterà essere la strategia vincente per arrivare al sospirato risultato, non avendo altra possibilità di fronte alla presenza di un candidato in possesso di titoli notevolmente superiori rispetto al suo correo Gregorio Talotta.
Ecco quindi che dopo vari tentativi di intermediazione non andati a buon fine, decideva di convocare al suo cospetto, all’interno del proprio Ufficio comunale, il candidato Bruno De Gori, con il quale concordava e pianificava la sua mancata presentazione al colloquio allo scopo di assumere l’assessore Talotta. In sostanza, il concorso è stato pilotato e condizionato in tutte le sue fasi dalle decisioni assunte dal Muccari e dai suoi collaboratori.
Ripercorrendo la vicenda è opportuno richiamare il contenuto di una serie di conversazioni telefoniche intercorse già nell’anno 2016, allorquando la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci affrontava la questione del concorso con il sindaco. La Ferrucci informava Muccari di essere in attesa di una email, presumibilmente da parte di un funzionario, contenente le direttive da seguire per l’espletamento del concorso. Il Muccari si dimostrava subito particolarmente interessato al compenso mensile spettante e all’eventuale indennità di posizione da corrispondere al funzionario a cui affidare la responsabilità dell’Ufficio tecnico comunale. Al termine del dialogo, il sindaco, già a quella data, palesava chiaramente la propria intenzione di destinare il posto messo a concorso ad uno dei suoi assessori… ovvero Talotta, tanto da evidenziare la necessità di dover designare un nuovo assessore al posto del Talotta.
La procedura concorsuale era oggetto di altro dialogo che i due interlocutori intrattenevano nella giornata del 6 dicembre 2016. La Ferrucci riferiva al sindaco di aver ricevuto comunicazioni da Roma (competente ufficio ministeriale) in merito alla necessità di evitare di ottenere l’approvazione all’assunzione nell’anno allora in corso (2016) in considerazione del fatto che si era già nel mese di dicembre e quindi il Comune di Squillace non avrebbe fatto in tempo a terminare le procedure concorsuali. Peraltro, la Ferrucci specificava che dal Ministero aveva appreso che la pratica istruita dal Comune di Squillace era mancante del necessario parere del revisore dei conti, nonostante fosse stato richiesto.
I due interlocutori concordavano, pertanto, di rinviare l’assunzione all’anno successivo e di interessare il revisore per il rilascio del parere economico-finanziario provvedendo, nel frattempo, all’emissione del bando di gara con la previsione della clausola di approvazione ministeriale…
Quanto emerso in relazione alla condotta illecita mantenuta dal sindaco Muccari e dai suoi più stretti collaboratori in ambito amministrativo-politico trovava debito e puntuale riscontro nel corso di una conversazione telefonica che il Muccari intratteneva con Paolo Mercurio, presidente del consiglio comunale di Squillace. Difatti, già il 25 dicembre 2016 e quindi dopo pochi giorni dall’emissione della determina dirigenziale a firma della dottoressa Ferrucci con la quale veniva dato avviso per l’assunzione ex art. 110 di un funzionario tecnico, il sindaco manifestava la certezza che il vincitore di quel concorso non poteva che essere il suo candidato prescelto, ossia l’assessore all’Urbanistica Gregorio Talotta, tanto che disquisiva con il Mercurio della scelta nominativa del successore del Talotta medesimo.
Muccari: Dimmi una cosa, ma io devo scegliere un assessore, quanto tutto manca chiamo Marcello…
Mercurio: Per i lavori pubblici?
Muccari: No, non hai capito, Marcello Montarello, no, un assessore fedele, comincia lui, poi se poi tu me ne proponi uno più bravo, più tecnico, perché tu lo sai che Gregorio si deve dinettere…
Il Mercurio esternava segnali di condivisione rimandando la decisione ad altra occasione. Nella medesima giornata del 25 dicembre 2016, il sindaco veniva contattato da Gregorio Talotta. Nell’occasione, il Muccari chiedeva al suo interlocutore se avesse già presentato la domanda per il concorso. Ricevuta risposta negativa lo invitava a presentare la sua istanza con celerità . In tale contesto, il sindaco manifestava la previsione che nessuna istanza sarebbe stata presentata a meno che il consigliere di minoranza Domenico Passafaro non ne avesse provocatoriamente sollecitato la presentazione da parte di qualche soogetto a lui vicino… Poi entra in scena Alessandro Aloise, ma ne parleremo domani, tranquilli…









