“Strada provinciale Morano-San Basile: bonifica finta della Provincia, i rifiuti restano lì”

Strada Provinciale Morano Calabro (CS)–San Basile (CS): bonifica finta, i rifiuti restano lì

Morano Calabro (CS) – Tornata in zona per le vacanze, mi sono rimessa in cammino lungo uno dei miei percorsi preferiti: la strada provinciale che collega il borgo del mio ragazzo con quello arbereshe di San Basile, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Una strada immersa nel verde, frequentata ogni giorno da sportivi e amanti della natura. Ma la scena che mi si è ripresentata davanti agli occhi, dopo mesi, è esattamente la stessa. Nulla è cambiato. I cumuli di rifiuti sono ancora lì, a testimoniare un intervento lasciato a metà e una gestione che lascia più di qualche perplessità.

Alcuni mesi fa, operai — presumibilmente incaricati dalla Provincia di Cosenza, competente per la manutenzione della strada — sono intervenuti per liberare le cunette da terra e detriti. Un intervento necessario, accolto inizialmente con favore. Contestualmente sono stati rimossi anche rifiuti accumulati negli anni nei ponticelli di scolo: copertoni di auto e trattori, sacchi di immondizia, materassi e altri ingombranti. La buona notizia, però, si è subito trasformata in una cattiva: i rifiuti non sono stati portati via, ma semplicemente accatastati con la pala meccanica nelle immediate vicinanze. È triste e scoraggiante constatare come, puntualmente, ogni lavoro resti incompiuto: mai una volta che anche un intervento così  semplice venga portato a termine a regola d’arte. Perché siamo caduti così in basso da non essere in grado di fare le cose più semplici? Perché questa sciatteria?

Comunque, per chi percorre quotidianamente quel tratto il colpo d’occhio è desolante. Cumuli di immondizia sono presenti nei pressi di quasi ogni ponticello di scolo, lungo l’intero tragitto, a pochi metri dalla carreggiata, in un contesto boschivo che meriterebbe ben altra tutela. Ma non è tutto. Lungo la provinciale, in diversi punti del sotto strada sono presenti piccole discariche abusive che da anni nessuno sembra rimuovere. Buste di rifiuti domestici, scarti edilizi, pneumatici e plastica di ogni tipo sono stati abbandonati con la complicità dell’indifferenza da incivili che pensano di vivere ancora negli anni ’50.

Sorge spontanea una domanda: il Comune di Morano Calabro, su cui ricade il tratto in questione è a conoscenza della situazione? È difficile credere che nessuno abbia mai segnalato questi accumuli che si trovano lì da mesi, in bella vista e che quindi è impossibile non vedere. Eppure, a distanza di mesi nulla si muove. Evidentemente per gli operai è normale rimuovere i rifiuti da un punto e accatastarli nelle immediate vicinanze, ma questi operai hanno o no un responsabile che verifica il lavoro?Se la Provincia è assente, da un Comune come Morano insignito della Bandiera Arancione — riconoscimento attribuito ai borghi italiani che si distinguono per offerta turistica di qualità e attenzione al patrimonio ambientale — ci si aspetterebbe una gestione diversa, più attenta, più concreta, più coerente con i valori che quella bandiera rappresenta.

Il territorio è un patrimonio prezioso, ma richiede cura costante, vigilanza e senso di responsabilità. Lasciare rifiuti nei boschi non è solo una ferita al paesaggio: è un danno diretto alla qualità della vita e all’immagine del nostro territorio. A proposito, l’estate è arrivata, ma i vacanzieri ancora no. Riusciranno i nostri eroi a rimuovere quello scempio prima che l’ennesimo paesano tornato per le vacanze urli: NON CAMBIAMO MAI!

Lettera firmata