Terremoto, la Protezione Civile: “Il vero problema? Le case abusive”

In relazione al terremoto verificatosi ieri sera in provincia di Cosenza (3 km a nord dell’abitato di Luzzi – magnitudo 3.1 – 10 Km di prof.) si comunica che la Sala Operativa della Protezione Civile Regionale sta mantenendo un livello di attenzione elevato, monitorando la situazione in costante contatto con i sindaci dei comuni prossimi all’area epicentrale e con i Vigili del Fuoco.
Al riguardo si ritiene opportuno sottolineare che, al momento, non si hanno notizie di danni o di criticità e che non sussiste alcun elemento di preoccupazione particolare in relazione all’evento sismico in questione che, per le sue caratteristiche di ubicazione ed intensità, può considerarsi come episodio della normale attività sismica dell’area. Si coglie infine l’occasione per ricordare che non è possibile in alcun modo prevedere il verificarsi di una scossa sismica e che l’unica difesa possibile dai terremoti è la prevenzione, cioè costruire le case secondo la rigida normativa vigente in Italia e non abusivamente.

I terremoti che hanno colpito di recente l’Italia centrale (Amatrice e Norcia) hanno confermato in modo inequivocabile che non è il terremoto che uccide ma sono le case costruite male che crollano ed uccidono.
Oggi la tecnologia consente di costruire case in grado di resistere a forti terremoti. In Giappone, dove i grattacieli sono progettati per resistere a terremoti di magnitudo 8, un terremoto di magnitudo 6.2 come quello di Amatrice non farebbe neanche notizia e uno di magnitudo 3.1 come quello che pochi minuti fa ha avuto origine nell’area di Luzzi (CS) non si sentirebbe neanche.

In Calabria le oltre 140.000 case abusive censite dall’Agenzia delle Entrate, costruite senza alcun progetto, non avrebbero scampo. In queste case vive quasi un quarto della popolazione calabrese. Per non parlare delle decine di migliaia di case costruite con tanto di progetti ma su cui sono stati realizzati successivamente vari abusi edilizi.
E perciò non facciamo gli scongiuri e non prendiamocela con il fato e facciamo prevenzione, cioè costruiamo le case in grado di resistere ai terremoti. Quelle costruite rispettando la rigorosa normativa sismica vigente in Italia sono ampiamente in grado di resistere anche a forti terremoti. Quindi chi vi abita può dormire sonni tranquilli. Quelle costruite abusivamente, anche se condonate, crollano e, quindi, chi vi abita deve preoccuparsi seriamente.