Timori per Berlusconi, è grave. Corsera: “La polmonite è la conseguenza di una leucemia”

di Simona Ravizza

Fonte: Corriere della Sera

Solo dieci giorni fa, lunedì 27 marzo, Silvio Berlusconi entra al San Raffaele nel tardo pomeriggio, e lo fa sulle sue gambe: per i beninformati sulle condizioni di salute dell’ex premier è un particolare importante che spinge a considerare il ricovero ormai quasi una routine alla voce «esami di controllo».

Niente ambulanza, nessun elicottero come successo in passato. Ma il sospetto che qualcosa non vada per il verso giusto arriva subito dopo: le dimissioni attese nel giro di 24-36 ore vengono rinviate.

Berlusconi uscirà dall’ospedale solo quattro giorni dopo, il 30 marzo. Il consiglio dei medici è sempre lo stesso: riposo e niente stress. Il 2 aprile, la domenica della Palme, una foto pubblicata sul profilo ufficiale di Instagram mostra un Berlusconi sorridente sul prato di Villa San Martino: «Per me è anche la festa di tutti i fiori. Io li amo tutti, ma più di tutti amo i tulipani, soprattutto per la varietà dei loro colori. E allora guardate cosa ho combinato: un prato, un grande prato tutto di tulipani a casa mia, vi piacciono? Allora cercherò di farvelo vedere meglio in televisione. Per ora vi tulipano, no scusate ho sbagliato; vi saluto e vi abbraccio tutti!».

Di ieri, ad appena una settimana di distanza dal rientro ad Arcore, il ritorno a sorpresa al San Raffaele intorno a mezzogiorno: anche stavolta l’ingresso è con l’auto privata e senza ambulanza. Poco dopo l’1 di pomeriggio la notizia che sorprende tutti: si è reso necessario l’ingresso in terapia intensiva, padiglione Q, piano – 1. Le prime indiscrezioni parlano di problemi respiratori legati a una recidiva di polmonite.

Chi ben conosce Silvio Berlusconi non nasconde che la situazione è delicata, anche se non viene definita drammatica. I figli uno dopo l’altro vanno subito a trovare il papà; da Marina a Piersilvio fino a Barbara, Eleonora e in serata anche Luigi, già mille volte preoccupati dalle condizioni di salute del fondatore di Fininvest, Mediaset e Forza Italia.

La certezza che c’è qualcosa di ancora più grave arriva poco dopo, Silvio Berlusconi soffre di una grave patologia del sangue: leucemia.

La stessa che ha causato il ricovero precedente: non solo, dunque, esami di routine, ma anche le cure del caso. I dolori che lo affliggono e la polmonite di questi ultimi giorni in realtà sono complicazioni che possono subentrare su un fisico già debilitato.

Per capire la preoccupazione per lo stato di salute dell’ex premier basta ricordare che è un uomo di 86 anni compiuti che più volte si è trovato al limite delle forze. «Soggetto defedato», lo definisce un po’ brutalmente l’avvocato di fiducia Federico Cecconi nel giorno in cui, il 20 maggio 2021, anche il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano riconosce che è «seriamente malato ed è affetto da una patologia severa». È il motivo per cui viene concessa una pausa nel processo Ruby Ter, dove verrà poi assolto il 16 febbraio 2023.

Le difese immunitarie del leader dalle mille battaglie sono messe a dura prova per l’ennesima volta. Nel giugno 2016 l’operazione a cuore aperto dopo un malore causato da un’insufficienza aortica, talmente grave che il medico di fiducia Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e rianimazione del San Raffaele, dichiara: «Ha rischiato di morire, era davvero in condizioni severe, preoccupanti e ne era consapevole». Nell’aprile 2019 una colica renale acuta gli fa saltare la presentazione dei candidati di Forza Italia alle Europee a Villa Gernetto. Nel settembre 2020, Berlusconi risulta positivo al Covid e sviluppa una polmonite bilaterale.

Undici giorni di ricovero. All’uscita, il 14 settembre, tiene un discorso di quasi 7 minuti: «Grazie al cielo e alla professionalità dei medici ho superato quella che considero la prova più pericolosa della mia vita». Poco dopo un’altra prova: nell’aprile 2021 trascorre 24 giorni di ospedale, dove arriva direttamente in elicottero di ritorno da Châteauneuf-Grasse (Valbonne), la località in Costa Azzurra dove ha casa la figlia Marina. Esami con valori anomali legati a problemi immunitari.

Nuova ospedalizzazione nel gennaio 2022, a cavallo dell’elezione del presidente della Repubblica, per un’infezione alle vie urinarie. Insomma, come già scritto in altre occasioni, momenti di preoccupazione per la salute di Silvio Berlusconi negli anni si sono rincorsi senza mai intaccare la sua capacità di risollevarsi. Poi la Pet, il prelievo del midollo, le cure. E forse la notte più complicata della sua vita.

Fin qui il Corsera. Oggi a parlare di leucemia è anche l’agenzia di stampa Agi. Anche per l’agenzia la leucemia sarebbe una conseguenza della polmonite. Intanto il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli ha detto che non gli risulta la malattia nel corso di un’intervista a Rtl 102.5. Secondo l’agenzia Ansa per Berlusconi la situazione rimane complessa ma stabile. La carenza di ossigeno ha messo sotto stress il sistema cardiovascolare e quello respiratorio che è a rischio di infezioni, compresa la polmonite che potrebbe complicare il quadro generale.

L’ex premier rimane in terapia intensiva. In mattinata, a quanto si apprende, dopo le visite, il primario Alberto Zangrillo potrebbe tenere un punto stampa per illustrare le condizioni di salute di Silvio Berlusconi. I pesanti problemi di ossigenazione, che hanno messo sotto stress sistema cardiovascolare e i polmoni, potrebbero derivare anche difficoltà del funzionamento del midollo spinale, si racconta sempre in ambienti vicini all’ex premier. Ieri, secondo il Corsera, sul corpo di Berlusconi sono state effettuate una Pet e un prelievo di midollo. La Tomografia a Emissione di Positroni si caratterizza come «una metodica diagnostica di medicina nucleare che, in risposta a un preciso quesito clinico, può offrire informazioni su patologie di organi o tessuti del corpo con estrema precisione».

Problemi ematici, secondo l’Ansa

L’agenzia di stampa Ansa invece cita fonti sanitarie per descrivere i «problemi ematici» che destano grande preoccupazione per la salute dell’ex premier. Secondo le stesse fonti è questa la patologia che ha causato l’aggravamento delle condizioni di Berlusconi. Ma l’unico a poter dare informazioni pubbliche sullo stato di salute di Berlusconi è il professor Zangrillo, primario di anestesia dell’ospedale e medico personale dell’ex premier.

Tajani: vogliamo essere ottimisti

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a Uno mattina su Rai 1 ha detto che «Berlusconi ha lavorato fino all’altro ieri sera. Speriamo che il leone torni presto alla guida del partito, lui non molla mai. E’ lui la guida del nostro partito, è lui il leader di Fi». E ancora: «Siamo impegnati in previsione di un evento di Forza Italia per maggio, lavoriamo alla riorganizzazione territoriale e al rafforzamento del partito per avere una presenza più capillare sul territorio. Era veramente molto attivo fino all’altro ieri sera. Vogliamo essere tutti ottimisti», ha aggiunto.