Tirreno devastato, la conta dei danni mentre Tansi “stoppa” i falsi allarmi

Il maltempo delle scorse ore ha provocato una mareggiata terribile tra la Campania meridionale (dal litorale meridionale della Costiera Amalfitana in giù), la Basilicata, la Calabria e le isole Eolie in Sicilia: il mar Tirreno ha letteralmente devastato moltissime località costiere, soprattutto in Calabria, la Regione più colpita. Qui il mare ha letteralmente invaso i centri abitati in modo particolare nel lametino e nel cosentino. Oggi per fortuna la situazione è in miglioramento e il vortice ciclonico è in attenuazione ma la conta dei danni è gravissima.

Onde alte anche sei metri, una potenza capace di far percorrere centinaia di metri e un’intera fascia costiera in ginocchio. Cetraro, Belvedere, Amantea, Acquappesa, Fuscaldo, Paola e San Lucido nel Cosentino, ma anche Gizzeria, Falerna e Nocera Terinese nel Catanzarese i comuni dai quali arrivano notizie di danni molto gravi. Distrutti la gran parte degli stabilimenti balneari situati lungo la costa, quindi danni ingenti anche per la viabilità e per i lungomari, letteralmente divorati dalle onde. Chiusa per alcune ore anche la strada statale 18 che costeggia il litorale. I danni sono ingenti, ed in alcuni casi i sindaci sono dovuti intervenire per evacuare alcune abitazioni situate a ridosso del mare. Le strade sono diventate dei fiumi in piena, ingrossati dalle onde che hanno scavalcato i muri posti a ridosso delle spiagge. Non ci sono stati feriti, anche perché la macchina dell’allerta e dei soccorsi ha funzionato bene.

GLI INTERVENTI

Tre persone con difficoltà motorie rimaste bloccate nelle proprie abitazioni a causa della mareggiata a Cetraro sono state soccorse e messe al sicuro dai militari della Guardia Costiera. L’intervento si è svolto nelle vicinanze del lungomare di Acquappesa dove l’acqua ha allagato i piani terra di alcuni stabili. In particolare, i militari hanno prima soccorso e fatto uscire dall’abitazione una coppia di anziani, prelevandoli fisicamente ed affidandoli ai parenti presenti in zona. Poi hanno assistito un adulto con difficoltà motorie accompagnandolo, insieme ai suoi due cani, fuori dall’abitazione che stava per allagarsi. I militari della Guardia costiera hanno anche prestato assistenza ad una persona diversamente abile rimasta bloccata nella propria autovettura. STATO DI EMERGENZA

“La straordinaria mareggiata che ha colpito le coste del Tirreno Cosentino richiede lo stato di emergenza per calamità naturale“. E’ questo quanto dichiarato dal consigliere regionale Giuseppe Aieta nel corso di uno dei sopralluoghi nei comuni più colpiti, Cetraro. “Chiedero’ – continua Aieta – al Presidente della Regione di attivare tutte le procedure al fine di richiedere lo stato di emergenza per i comuni maggiormente colpiti da questo fenomeno straordinario“.

TANSI STOPPA GLI ALLARMI

Intanto, il direttore della Protezione Civile della Regione Carlo Tansi ha diffuso una nota.

Sui social network si stanno diffondendo idiozie riguardo a una presunta “onda anomala” legata ad attività dello Stromboli o del Marsili, quale causa delle mareggiate di stamattina. Niente di più falso! Si tratta di una “normalissima” mareggiata, più intensa del solito, legata a condizioni meteo.
Si tratta di fenomeni ciclici che si ripetono ad intervalli di tempo relativamente ampi: molti ricorderanno le violente mareggiate che hanno colpito la Calabria negli anno 70 e 80 – ben più violente di quelle verificatesi ieri mattina – e quelle verificatesi circa 10 anni fa.

Carlo Tansi, direttore della Protezione Civile della Regione Calabria