Tortora, posto di lavoro all’amante: indagato il segretario comunale Silvio Bastardi

Si chiama Silvio Bastardi ed è il segretario comunale di Tortora. Oggi la procura di Paola e la Guardia di Finanza l’hanno preso con le mani nella marmellata. Aveva assunto una donna, che a quanto si dice sarebbe la sua amante.

Oggi la svolta nelle indagini con la perquisizione al Comune nell’ambito di un doppio procedimento penale istruito dal procuratore capo Pierpaolo Bruni e dal sostituto procuratore Maria Francesca Cerchiara a carico del segretario comunale del Municipio di Tortora, Silvio Bastardi appunto, e di una dipendente del Comune per le ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti e induzione indebita a dare o promettere utilità.

I due impiegati “infedeli”, e anche amanti, come testimoniato da telecamere e microspie piazzate in Municipio dagli specialisti delle Fiamme Gialle, si erano accordati per truccare un concorso per titoli ed esami per la copertura di un posto a tempo indeterminato e part-time (30 ore settimanali). Selezione che avrebbero dovuto vincere la donna-amante del segretario. Per cui quest ultimo avrebbe organizzato il tutto a partire dalla commissione giudicatrice, mettendo una figura a lui vicina. Infine non solo avrebbe corretto il compito ma si sarebbe autonominato presidente della commissione.

Durante il prosieguo delle indagini, qualche “infedele” avrebbe informato i due amanti delle indagini di polizia giudiziaria ed il segretario comunale, armato di cacciavite, si è messo subito alla ricerca di microspie e telecamere. Nell’inchiesta è ipotizzato, dunque, a carico di ignoti, il reato di rivelazione di segreti d’ufficio. Le perquisizioni di stamani, infatti, sono scattate perché da alcune intercettazioni, gli investigatori hanno avuto la certezza che il segretario comunale era a conoscenza di essere tenuto sotto controllo, tanto che aveva già individuato una “cimice” posta dagli investigatori. Questa parte dell’inchiesta mira dunque a risalire alla “talpa” che ha informato l’uomo dell’indagine a suo carico. Una circostanza definita “grave” in ambienti vicino all’inchiesta.