Traffico di droga e affari tra Calabria e Sicilia: i nomi dei 25 indagati. Tre arresti anche a Cosenza

La polizia di Stato di Catania da questa mattina è stata impegnata in un’operazione antidroga denominata “Double Track” nei confronti di alcune presunte organizzazioni di narcotrafficanti operanti in diversi quartieri del capoluogo etneo e nella provincia e che avrebbero collegamenti con le ‘ndrine calabresi e gruppi palermitani e siracusani. La squadra mobile della questura, su delega della Procura Distrettuale, ha eseguito 25 arresti in Sicilia e Calabria. 

Gli investigatori della Mobile hanno potuto vedere all’opera uno dei più agguerriti gruppi di narcotrafficanti di droga che giungeva a Catania per finire anche nel mercato di Palermo e Siracusa direttamente dalla piana di Gioia Tauro e dal Cosentino. Tre gli arresti effettuati a Cosenza e provincia. Tra essi c’è Marco Perna, figlio di Franco, boss di primo piano della malavita cosentina ma ormai in carcere dal 1994. Gli altri due sono Pasquale Francavilla e Daniele Mirco Pucci. 

“Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Catania e coordinate dalla Procura distrettuale etnea – riporta l’AGI -, hanno permesso di individuare l’esistenza di distinte organizzazioni criminali, attive in diversi quartieri del capoluogo e in provincia, specializzate nel narcotraffico, con collegamenti con le ‘ndrine calabresi e gruppi palermitani e siracusani.

La misura cautelare eseguita è il culmine delle indagini coordinate dalla Dda e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga tra ottobre 2014 e aprile 2016 e che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Il gruppo, operante sotto l’egida del clan Cappello-Bonaccorsi, si distingueva per la sua articolata organizzazione, essendo in grado di gestire vendite e acquisti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, rifornendosi da esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese, in particolare quella operativa nella piana di Gioia Tauro, e poi rivendendo a soggetti operanti in questo capoluogo nonché nelle città di Palermo, Siracusa e nel Cosentino.

Il gruppo criminale – scrive ancora l’AGI, Agenzia Giornalistica Italia – non avrebbe esitato a sequestrare due persone ed anche un cane perché le partite di droga non erano state pagate immediatamente. Si tratta del rapimento di un palermitano, Manuel D’Antoni (tra i destinatari dell’ordinanza), sequestrato a Palermo il 26 marzo 2015 e rilasciato dopo il pagamento di 16 mila euro, e di un pasticcere nella frazione di Torvajanica, nel lungomare laziale, il 3 marzo del 2016 per un debito di 130mila euro, i cui autori furono arrestati la stessa sera a Messina. Gli arresti nell’operazione, denominata ‘Double track’, sono stati compiuti nel Catanese, a Messina e, come accennato, a Cosenza e in provincia. 

Tra gli arrestati vi sono anche due donne. Due le persone che sono riuscite a sfuggire all’arresto. Sette ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di altrettanti detenuti. Otto persone sono state poste ai domiciliari”.
Il provvedimento ha riguardato Simone Guglielmino, 24 anni; Antonino Ivano Santangelo, 28 anni; Domenico Cristian Santonocito, 29 anni; Nunzio Davide Scrivano, 31 anni; Giuseppe Treccarichi Scauzzo, 52 anni; Francesco Pellegriti, 58 anni; Consolato Salvatore Coppola, 49 anni; Pietro Privitera, 39 anni, tratto in arresto a Messina;
Francesco Troina, 46 anni; Giuseppe Cacciola, 31 anni; Gregorio Cacciola, 59 anni Giuseppe Elia Giosafatte, 43 anni, detto “Pinu Elia”; Pasquale Francavilla, 42 anni, preso a Cosenza; Marco Perna, 43 anni, preso a Cosenza; Filippo Beninato, 27 anni; Daniele Mirco Pucci, 33 anni, arrestato a Cosenza;
Mattea Barbera, 44 anni, per la quale sono stati disposti i domiciliari; come per Ramona Santa Boncaldo, 26 anni, Gabriele Lo Pinto, 34 anni, Rocco Tutone, 39 anni; Manuel D’Antoni, 29 anni, Fabio Comito, 38 anni; Onofrio Lo Nigro, 44 anni, presi a Palermo.