Trivelle al largo, buon anno Crotone: il 2023 si apre con l’arrivo dell’unità perforante di Eni

Fonte: Il Crotonese (trivelle a crotone)

Non proprio puntuale rispetto al ruolino di marcia (l’arrivo era previsto tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre) questa mattina ha fatto la sua comparsa all’orizzonte di Crotone la Key Manhattan, l’unità perforante incaricata da Eni della riattivazione dei pozzi di gas metano che fanno capo alla piattaforma offshore Hera Lacinia Beaf.

Partito da Ravenna il 29 dicembre scorso, il mostro d’acciaio battente bandiera del Vanuatu, una piccola isola dell’Oceania, e di proprietà della Shelf Drilling di Dubai, ha percorso l’ultimo tratto del viaggio questa notte, dopo aver doppiato ieri sera il capo di Santa Maria di Leuca, trainato dalle navi appoggio Asso Ventiquattro, Asso Ventotto e Med Dieci.

Un arrivo annunciato i cui indizi si erano materializzati già la scorsa estate, all’indomani dei primi incontri tra Eni ed il Comune di Crotone per la ripresa delle trattative finalizzate al rinnovo della vecchia convenzione per l’attività estrattiva al largo della città. Convenzione che dovrebbe portare qualcosa come 22 milioni nelle casse dell’ente.

Le grandi manovre sul campo sono invece iniziate alla fine di settembre 2022 con l’avvio delle attività di monitoraggio ambientale che hanno visto impegnati due unità navali ed un veicolo sottomarino, il Vos Tethys, per i rilievi geofisici sui fondali, a cura dell’imbarcazione ‘Arturo Primo’ sotto il coordinamento di Eni, con la chiusura di uno specchio d’acqua circolare fino a 500 metri dalla piattaforma.

La vista della Key Manhattan, ad un paio di chilometri dalla costa, ci accompagnerà fino ad estate inoltrata. L’intervento, cosiddetto di side track, serve a riportare in produzione i pozzi chiusi per apparente esaurimento della Hera Lacinia Beaf, già oggetto di manutenzione con la stessa unità di perforazione a cavallo tra il 2011 e il 2012 (nel 2008 era toccato alla monotubolare offshore Hera Lacinia 14).

Tre i pozzi interessati: ‘HL 16 dir’, ‘HL 17 dir’ e ‘Luna 41 dir A’. Gli ultimi due hanno cessato di pompare metano rispettivamente a novembre 2018 e gennaio 2020, il primo è ancora in attività ma la portata si è ridotta dal 2020 ad oggi di circa l’80%. L’obiettivo di Eni è di ripristinare il potenziale erogativo con la realizzazione di altrettanti pozzi in diagonale perforati a partire dai primi tre.

A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina il Governo ha ordinato di rimettere in funzione tutte le trivelle esistenti dall’Adriatico al canale di Sicilia, circa la metà delle riserve italiane di idrocarburi. Comprese quelle di Crotone, dove Eni per evitare frizioni (come il passato insegna) questa volta ha giocato d’anticipo avviando due tavoli di trattative: con il Comune ed i pescatori.