Tropea “invasa” dai turisti di tutto il mondo e i suoi hotel: We’re open? Sorry, we’re closed!

TROPEA, WE’RE OPEN, SORRY… WE’RE CLOSED

Grande è l’entusiasmo per il boom del turismo invernale a Natale e Capodanno nel Principato di Tropea. Con il ponte dell’Immacolata sembra che il Principato sia stato preso d’assalto dai turisti di tutto il mondo. Titola LaCNews 24: “Turismo, Tropea spacca anche d’inverno: quasi tutte le strutture ricettive aperte ma mancano i voli: “La Regione lo sa?”…  Calabria 7 non scherza e rilancia: “Dicembre come agosto a Tropea, boom di presenze per le luminarie”. I toni sono trionfalistici, la gente è tanta ed è entusiasta. Calabria 7 rincara la dose: “È subito successo per le luci d’artista che, anche quest’anno, illuminano il centro storico di Tropea. Strade piene e visitatori entusiasti, tanto da notarsi poche differenze, in termini d’affluenza, con le migliori giornate estive (minchia, verrebbe da dire, se fosse vero, ciao turismo, ndr). Fatta eccezione per cappotti, sciarpe e cappelli. Non è un caso, peraltro, che il portale Visit Italy (cu cazzu è??’) avesse segnalato già negli scorsi giorni il “Principato” come una delle mete da non perdere assolutamente, includendo il borgo calabrese, incastonato nella Costa degli Dei, nella rassegna delle migliori 20 proposte identitarie e diverse dalle solite luci, una per regione, del Belpaese adornato a festa”. 

Zoom24: “Tropea tra le destinazioni migliori per le luminarie natalizie”. LaC ospita anche il commento del presidente degli albergatori di Tropea che, entusiasta della presenza dei turisti,  ci informa: «L’80% delle strutture ha riaperto – conferma -. Nei nostri alberghi sono presenti gruppi provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia. Turismo di prossimità. Visitatori che raggiungono la cittadina del Vibonese per ammirare le luminarie. Molte sono le prenotazioni last-minute. Ad influire – prosegue Vasinton – sono le condizioni meteo. Le belle giornate incentivano gli spostamenti. Da qualche anno a questa parte Tropea è una città viva anche d’inverno, con molti negozi e ristoranti aperti”. 

D’altronde, come scrive sempre LaC, il successo non è dovuto al caso ma al lavoro del Principe di Tropea: “Ad attrarre i turisti sono le luminarie, uno dei punti di forza dell’amministrazione guidata dal sindaco Nino Macrì (e siamo alle sviolinate)”. D’altronde già dall’anno scorso era preventivabile un successo simile. Il 3 Gennaio u.s. il Principato di Tropea ci informava: “Numeri senza precedenti a Capodanno. Il Principato invaso fino all’alba. Tutto esaurito per l’Epifania”. E altrettanto bene era andato il Natale, visto che il 26 dicembre 2022 si poteva leggere sempre sulla pagina facebook del Principato: “La rinomata località vibonese ha fatto segnalare un vero è proprio boom”.

Questa sarebbe una storia bella, dove esce fuori la capacità di programmare e di investire. Il Comune o Principato investe nell’attrazione delle luminarie che affascinano sempre e il commercio ne approfitta facendo affari. Il turismo allunga anche il suo periodo e tutti vissero felici e contenti.

Noi che solitamente critichiamo il Principe Macri stavamo quasi per chiedere scusa e riconoscere le sue capacità di grande programmatore. Poi quando stavamo per arrenderci, come al solito, il diavolo ci mette lo zampino e il nostro occhio viene attratto sempre sulle pagine facebook del Principato da un comunicato che informa le attività commerciali aperte nelle feste natalizie. Noi già pensavamo di leggere che tutti gli hotel di Tropea sono aperti per accogliere le masse di turisti di tutto il mondo che la stampa locale e il Principato ci hanno detto che sono in arrivo. Abbiamo letto e riletto il comunicato del 4 dicembre con la scritta cubitale: “WE’RE OPEN”.

Dall’elenco riportato risulta che nel periodo natalizio a Tropea saranno aperti solo 4 alberghi. Come solo 4… ci siamo chiesti. Ma come? Ci siamo ridetti: e tutti ii turisti in arrivo dove diavolo li accogliamo? E il Presidente degli albergatori che si era dichiarato entusiasta e aveva detto  che l’80% delle strutture sarebbe stato aperto?

Non ci arrendiamo e cerchiamo di approfondire la notizia. L’elenco del comune di Tropea del 4 dicembre riporta che saranno aperti a Tropea i seguenti hotels: “Michelizia Resort, Hotel Vulcano, Hotel Colomba d’Oro, Hotel Solmaris”. LORO POSSONO DIRE WE’RE OPEN. In più riporta una ventina scarsa di B&B che non hanno nulla però da spartire con le strutture alberghiere classiche. Il bello è che di questI solo due hotels aderiscono all’associazione albergatori dI Tropea. In pratica la gran parte degli hotels di Tropea a Natale e Capodanno resteranno chiusi. Hotel di grande prestigio come il ROCCA NETTUNO risultano chiusi. Eppure ci sono stati anni in cui rimaneva aperto anche d’inverno. Ma ecco l’elenco delle maggiori strutture: LABRANDA ROCCA NETTUNO,WE’RE  CLOSED; TROPIS hotel, WE’RE CLOSED; HOTEL LA PERLA, WE’RE CLOSED, HOTEL LA TERRAZZA, WE’RE CLOSED; BOUTIQUE HOTEL, WE’RE CLOSED; HOTEL LA PINETA, WE’RE CLOSED; HOTEL ROCCA DELLA SENA, WE’RE CLOSED; HOTEL VILLA PAOLA, WE’RECLOSED; LE ROCCETTE SAN LEONARDO, WE’RE CLOSED.

Ci risultano chiusi anche entrambi i villaggi turistici aderenti all’associazione albergatori: MARINA DEL CONVENTO, WE’RE CLOSED; NEW PARADISE,WE’RE  CLOSED. La gran parte dei B&B che aderiscono all’associazione ci risultano chiusi. E l’elenco potrebbe continuare con le strutture che non aderiscono all’associazione. La situazione non migliorerebbe assolutamente. Per un hotel aperto come VILLA ANTICA, WE’RE OPEN ne potremmo citare tanti altri chiusi, come l’Hotel VIRGILIO E LE ROCCETTE MARE, WE’RE CLOSED… Non si capisce da dove viene fuori questo dato dell’80% delle strutture alberghiere aperte a Tropea. Forse per il troppo entusiasmo è stato commesso un errore, si voleva dire che l’80% delle strutture ricettive di Tropea resteranno chiuse…

Conclusioni. Con quale faccia tosta il Principe di Tropea fa il paragone con il mese di agosto non lo si capisce, non pensiamo che sia un suo auspicio, può darsi che a lui risultino chiusi la gran parte degli hotels anche in estate. Non facciamo poi paragoni con Matera, Taormina, Sorrento, capitali turistiche che lavorano veramente 12 mesi l’anno. Ci sarebbe bisogno di un po’ di umiltà e di lavorare seriamente. Invece  si vive solo di propaganda vuota e scema che non porta soldi.

Tropea è un comune ricco e forse pensa di poter acquistare il consenso con qualche spazio pubblicitario o con qualche incarico. Purtroppo anche questa volta esce fuori la totale incapacità del Principe di Tropea a saper sviluppare pienamente un’intuizione giusta. L’idea delle luminarie non è originalissima ma potrebbe funzionare e attirare veramente turisti da tutt’ Italia. Bisognerebbe avere una programmazione seria e mirata. Invece di buttare soldi alla conquista del Giappone con nessun ritorno o perdere tempo con Nizza dove il mare ce l’hanno, sarebbe stato più utile andare a promuovere l’evento e Tropea tra le centinaia di Cral, dopolavori, associazioni culturali e sportive esistenti in tutta Italia e che potrebbero assicurare  l’apertura non di cinque hotels a Tropea a Natale ma di tutti gli hotels della città e del Vibonese. Ma tutto questo il Principe di Tropea non lo capirà mai finché ci saranno stampa e imprenditori silenti e sbavanti di fronte alle sue uscite propagandistiche. E anche questa vicenda è sintomo preoccupante del timore di dire la verità sulle tante minchiate che nel Principato vengono fatte circolare. C’è  quasi la paura di essere messi all’indice. E meno male che al Comune, pardon al Principato, c’è la Commissione d’accesso antimafia. Pensate un po’ se non ci fosse…