Ogni volta che si devono tirare le somme dei risultati ottenuti in questo o quel settore produttivo, la tendenza, da parte della politica, o meglio della “coalizione politica” che governa la Regione, è quella di esagerare “nel positivismo”. Anche quando i numeri dicono il contrario. Per la coalizione politica in carica va sempre tutto bene. Il resoconto di ogni azione o progetto politico messo in campo è sempre positivo. Il “negativismo dei numeri”, appartiene sempre alla coalizione politica che ha governato precedentemente, anche se è dello stesso “colore” politico. Quella in carica non sbaglia mai.
E a questa “tendenza” della solita politica chiacchierona non fa eccezione la Santelli. Jole, dopo averne dette tante, ha deciso di tirare le somme, senza neanche aspettare i dati finali delle attività da lei prese in esame nella sua riflessione politica post ferragostana, sparando, com’è suo costume, numeri e parole a caso. Con la consapevolezza di trovare un seguito di opinione pubblica (quelli che l’hanno votata) d’accordo con lei, anche se la realtà dice il contrario. Si sa: per tanti calabresi bastano le chiacchiere, i numeri non servono, basta la parola di Jole. Se Jole dice che va tutto bene, allora tutto va bene.
A parte la misera pantomima dell’assurda gestione delle norme per arginare il diffondersi del covid di cui è stata protagonista la capretta che governa la Regione: chiudi la Calabria apri la Calabria, offri la cena togli la cena, metti la mascherina togli la mascherina, apri le discoteche chiudi le discoteche, metti la nave togli la nave, fatti il tampone non c’è il tampone… roba da manicomio, quello che stupisce è lo stravolgimento impunito dei dati ufficiali relativi ai risultati ottenuti dal comparto che si occupa di turismo. Come a dire: l’albergatore dice che non ha incassato niente, e lei, invece, dice il contrario.
Chi dice la verità: la politica o l’imprenditore?
È chiaro che in questo specifico a mentire è la Santelli che sulla stagione turistica che sta per finire dice: “Abbiamo avuto un boom inimmaginabile del turismo. Il che ci fa tirare un sospiro di sollievo per l’economia, perché a maggio ce l’eravamo vista brutta. Sono quasi tutti turisti italiani, e per fortuna il contagio autoctono è minimo”.
Dice che c’è stato il boom. Non si preoccupa neanche di non esagerare, la spara grossa e basta. Fermo restando che le somme si tirano alla fine della fiera, a smentire le bugie di Jole c’è Demetrio Metallo, presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria nonché vice presidente nazionale dell’Associazione direttori di albergo (Ada) che in una intervista rilasciata ad un quotidiano on line parla, senza mezzi termini, di una “annata devastante per l’intera filiera produttiva calabrese”.
Dal boom della Santelli all’annata devastante di Metallo, a chi dobbiamo credere? Di sicuro a chi parla con le carte in mano. E Metallo parla con dati alla mano e dice: “Sull’andamento, in base ai dati fino ad ora in nostro possesso, delle presenze turistiche nella regione il mese di giugno è da dimenticare. A luglio abbiamo registrato perdite di presenze e di fatturato di oltre il 60% per quanto riguarda le strutture alberghiere. Mentre ha in qualche modo tenuto il settore delle “seconde case” e degli appartamenti in residence, con perdite più attenuate. Ma sempre di perdite si tratta. La situazione all’oggi è davvero drammatica, perché non si può risollevare la sorte di un’intera stagione concentrando il fatturato e le presenze nei 20 giorni del mese di agosto. Certamente le strutture che erano dotate di appartamenti, residence e soprattutto il segmento produttivo delle case in affitto ha risposto meglio perché la tipologia si è dimostrata maggiormente apprezzata dai turisti in questa stagione estiva caratterizzata dalla paura del contagio da Covid. Nel complesso questa resta “un’annata devastante”. A chi dare credito decidetelo da voi.