Tuttosport: “A Berardi sta stretta la B, un’ingiustizia tenerlo legato: Atalanta e Besiktas ci provano a gennaio?”

di Cristiano Tognoli

Fonte: Tuttosport

L’usato sicuro va sempre di moda. Il vintage affascina, dà certezze e serenità. Al Sassuolo è arrivato il momento di Domenico Berardi. Era solo questione di aspettare la data giusta sul calendario. Ripresosi dal grave infortunio al tendine d’achille, che l’aveva messo ko nello scorso marzo, il campione d’Europa con l’Italia di Mancini nel 2021, si è preso la squadra in sole quattro partite: 3 assist e 1 gol. Un Sassuolo che già era in perfetta linea di rotta, ma che con il suo asso è ancora più forte. Dopo gli spezzoni con Cittadella, Brescia e Modena, Grosso l’ha gestito al meglio lasciandolo a riposo nell’infrasettimanale di Castellammare di Stabia e schierandolo per la prima volta titolare in stagione domenica con il Mantova. Mimmo l’ha ripagato con il gol partita, riassaporando una gioia personale che mancava da 322 giorni. Ha accettato di rimanere in Serie B solo perché nessuno avrebbe pagato il suo cartellino quanto vale con un tendine fuori uso. A 30 anni le ambizioni di questo enorme talento sono però ancora tante e già a gennaio potrebbero aprirsi nuovi scenari ai piani alti.

Besiktas e Atalanta sono state le prime a informarsi con il dg degli emiliani Giovanni Carnevali dopo aver visto Berardi rimettersi in sesto. Il Sassuolo proverà a tenerlo fino a giugno per avere una carta in più nella corsa promozione, ma non siamo più negli anni Ottanta quando il Milan poteva permettersi di tenere un Nazionale come Collovati anche in B o a inizio anni Duemila quando Del Piero, Buffon, Trezeguet e soci accettarono un anno di purgatorio con la Juventus in cadetteria. Il calcio ormai va di fretta e la sabbia nella clessidra di Domenico Berardi comincia a scarseggiare. Se poi anche Spalletti, uno che non guarda la categoria, ma va dritto al talento, dovesse far arrivare qualche messaggio al giocatore per un possibile ritorno in azzurro, tenerlo legato sarebbe un’impresa oltre che un’ingiustizia verso l’uomo.