Umg Catanzaro. Talerico, Quattrone e la domanda delle cento pistole

Sono passati tre mesi dal dilagare del pubblico dibattito tra il consigliere regionale (e del comune di Catanzaro) Antonello Talerico e il rettore-ombra dell’Universitò Magna Graecia di Catanzaro Aldo Quattrone. Dopo l’atto iniziale ovvero il j’accuse di Talerico a Quattrone sul secondo pronto soccorso (https://www.iacchite.blog/catanzaro-quattrone-unico-ostacolo-al-secondo-pronto-soccorso-parola-di-talerico/), il professore “emerito” aveva replicato piuttosto risentito e se pensava di avere intimorito Talerico aveva evidentemente sbagliato valutazione, perché Talerico, se possibile, rincarava la dose. Ecco il testo integrale della sua nuova nota. Che diventa di grande attualità oggi alla luce dell’inchiesta della procura di Catanzaro su Quattrone.

CATANZARO, PERQUISITI CASA E UFFICI DI QUATTRONE (https://www.iacchite.blog/catanzaro-perquisiti-casa-e-uffici-dellex-rettore-quattrone/)

Nella replica Quattrone (la saggezza di un emerito, ripetutamente autoreferenziata) attribuisce alla mia persona quello che lui fa da anni, ovvero cerca di intimidire le autorità accademiche per poter gestire l’Università, condiziona l’operato del Rettore e di tutti i professori, ricercatori e personale amministrativo dell’Ateneo.

Prova ne è non solo il clima di paura e di tensione a carico di tutti coloro che quotidianamente subiscono prevaricazioni e scelte del Quattrone, ma anche l’omertà diffusa nonostante siano in tanti a criticare dall’interno il Monarca.
Il Quattrone mi attribuisce anche l’intento di voler politicizzare (quello lo ha fatto lui con i suoi tanti amici politici) e magari di creare clientele all’interno dell’Università, come qualcuno ha fatto negli anni.
Ma Quattrone sa bene – che a differenza sua – io non gestisco concorsi, commissioni di valutazione, borse di studio, finanziamenti di progetti o di società, né tantomeno potrei determinare chi debba fare il ricercatore o diventare professore associato o ordinario.

L’UMG è prigioniera di questo uomo da anni, altro che autonomia ed indipendenza.
Nulla avviene all’interno della nostra Università che non sia deciso dal rettore ombra c.d. emerito.
Ed anche i tanti professori universitari che fanno politica attiva in questa città sono talmente assuefatti e condizionati da rimanere nel loro triste silenzio astenendosi dal partecipare a questo dibattito.

Quattrone assume che: “Le Autorità e la città dovranno preservare l’Università Magna Graecia da intrusioni inopportune e pericolose e faranno di tutto per continuare ad avere un’Università pienamente autonoma dove chiunque deve avere il diritto di esprimere opinioni e dove le Autorità accademiche siano libere di prendere decisioni senza avere paura di dispiacere a Talerico”.
Siamo al delirio totale. L’UMG è un corpo estraneo rispetto alla Città, proprio in ragione di questa gestione baronale e oligarchica.

Immagino che Quattrone non sappia nemmeno dove si trova Corso Mazzini o il Duomo di Catanzaro, ma invoca una insurrezione del popolo contro Talerico per aver osato dire la verità.
Basti pensare che nel suo mediocre scritto (tanto lo è che dovrebbero togliergli il titolo di emerito), non solo non afferma di essere favorevole alla realizzazione del nuovo pronto soccorso (quindi conferma di non volerlo!), ma addirittura mi chiede di fornire la prova documentale del suo intervento ostativo nei confronti del nuovo PS di Germaneto !
Quale documento potrebbe mai esistere a riprova del condizionamento ambientale ?
Esistono i fatti che potranno essere confermati dagli altri attori coinvolti nella vicenda e, se avranno la volontà di dichiararlo anche pubblicamente, poiché ci sono molte persone che hanno subito gravissime pressioni e/o ingerenze dall’emerito anche per il tramite dei suoi adepti e/o esecutori materiali.

Potremmo chiederlo a qualche Commissario/Direttore o potremmo farlo dire a qualche figura apicale della politica calabrese che ha già avuto modo di dire che l’Università e la sanità non sono di proprietà di qualche professore, quand’anche emerito.
Il Quattrone, quello che si fa chiamare professore anche in famiglia, mi taccia di avere fantasie morbose e intimidatorie.
Sennonchè di morboso io colgo le sue ossessioni per le mie indennità o redditi.
Ma sul punto consiglio al Quattrone di pensare piuttosto agli oltre 3 (TRE) milioni di euro di debiti che dovranno pagare i cittadini calabresi per la sua gestione del CNR.
Anzi visto che l’emerito la pone in questi termini, gli chiedo pubblicamente di rispondere alla seguente domanda:

Emerito professore Quattrone, è vero o no che lei ha utilizzato la risonanza magnetica del CNR non solo per attività di ricerca come previsto ex lege, bensì anche per i suoi fini personali ovvero per suoi pazienti privati visitati prima nel suo studio in Catanzaro e poi successivamente inviati ad effettuare la risonanza magnetica presso il CNR?

Mi risponda e se vuole cercherò di fornirLe anche un elenco di pazienti che mi hanno contattato dopo aver letto i miei articoli di stampa.

BENVENUTI NEL FANTASTICO MONDO DELL’UMG (https://www.iacchite.blog/catanzaro-benvenuti-nel-fantastico-mondo-dellumg-tutti-gli-affari-dellemerito-quattrone-nel-mirino-della-procura/)

Quindi non credo che sarò io ad agitarmi come ella scrive.
Dipoi, aggiungo al Quattrone che non è previsto da alcun regolamento che un professore in pensione possa condizionare e decidere le scelte strategiche dell’Università, altro che opinioni come le chiama lui.
Al Quattrone dico che non deve preoccuparsi di affermare populisticamente “giù le mani dall’Università”, poiché bene farebbe a dirlo a sé stesso guardandosi allo specchio, poiché probabilmente ha letto un art. 33 di altra Costituzione.
Io non sono contro l’Università ma contro quel gruppo oligarchico di potere che rappresenta il “sistema” e che impedisce pari opportunità e la possibilità di realizzarsi a tutti e non solo ai figli, ai coniugi, agli affini o amanti di qualche professore.
Tuttalpiù se accetta un confronto pubblico gli potrei consegnare una documentazione che comprova l’uso personale e privatistico di beni e servizi di un ente pubblico, utili ad accaparrarsi una clientela che così salta le liste di attesa ed ingrassa le tasche di qualche titolare di studi privati !

Consigliere Regionale e Consigliere Comunale
Antonello Talerico