Le organizzazioni sindacali e i Rappresentanti Sindacali Unitari hanno incontrato il Rettore e il Direttore Generale, alla presenza di una delegazione del personale tecnico amministrativo a tempo determinato.
Il Rettore ha disconosciuto il tavolo tecnico e si è riservato, dopo le forti pressioni delle organizzazioni sindacali e delle RSU, di comunicare se accogliere o meno la richiesta.
Il Rettore ha anche affermato che il personale tecnico amministrativo con contratto a tempo determinato non andrà a casa.
La FLC CGIL ha atteso la decisione del Rettore, confidando nel senso di responsabilità che dovrebbe guidare le azioni di chi è proposto a guidare l’Ateneo in una terra difficile come la Calabria, ma a tutt’ oggi nessuna proposta è arrivata alle Organizzazioni Sindacali.
La FLC CGIL ha partecipato all’incontro perché non devono mancare alla Parte Pubblica occasioni di confronto con i rappresentanti dei lavoratori.
Oggi, però, la FLC CGIL denuncia l’inadeguatezza della Parte Pubblica a trovare soluzioni al precariato da essa stessa prodotto. Due lavoratori, con contratto a tempo determinato, dopo tre anni di reiterati rinnovi contrattuali, hanno perso il lavoro.
Denuncia, inoltre, l’irresponsabilità del Rettore, che continua a bandire concorsi di personale tecnico amministrativo a tempo determinato, per esami, anche dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato gli atti del concorso pubblico a tempo determinato per l’assunzione di una unità di personale di Categoria C per le esigenze del Centro ICT d’Ateneo e i conseguenti provvedimenti, ossia l’assunzione di ben tre lavoratori che, dal primo novembre, sono stati licenziati, a seguito della predetta sentenza che ha condannato l’uso improprio di concorsi a tempo determinato, in presenza di graduatorie a tempo indeterminato.
La FLC CGIL aveva già affermato, con note pubblicate sul Messaggero e inviate al Rettore, che il proliferare di concorsi a tempo determinato, per esami, e il disattendere l’invito del legislatore ad attingere dalle graduatorie aperte, a tempo indeterminato, avrebbe dato luogo ad altre e ben più pericolose forme di precarietà, difficili da sopportare.
Aveva già chiesto di investire sulla forza lavoro esistente, dando dignità e strutturazione nei ruoli dell’Università della Calabria al personale precario.
La FLC CGIL aveva già più volte richiamato l’attenzione della Parte Pubblica a riconoscere ai lavoratori precari nei bandi di concorso i titoli per come la legge prescrive.
Il licenziamento anche di un solo lavoratore è una sconfitta di tutti, anche del sindacato.
La FLC CGIL chiede che si provveda immediatamente a istituire un tavolo tecnico che dia contezza dei dati e che ognuno si assuma la propria parte di responsabilità, a cominciare dal Rettore e dal Consiglio di Amministrazione, che non possono ignorare l’entità della spesa per il personale a tempo determinato e per il personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, che, peraltro, è servita a fare di lavoratori trentenni disoccupati quarantenni, fuori dal mercato del lavoro.
Si tratta di gravi responsabilità, sia di natura erariale che, soprattutto, sociale, a cui non potranno sottrarsi.
La FLC CGIL, pertanto, invita il Rettore a non abusare ancora dei concorsi a tempo determinato!
La FLC CGIL ha una proposta per lavorare seriamente a un piano di strutturazione del personale con contratti di precarietà ed ha già chiesto al Rettore un incontro, per lavorare sui Punti Organico e sulle soluzioni possibili.
La FLC CGIL si impegna a dare risposte immediate ai lavoratori sull’esito del colloquio con note pubbliche sul Messaggero d’Ateneo.
IL SEGRETARIO REGIONALE FLC CGIL
Gianfranco TROTTA
IL SEGRETARIO PROVINCIALE FLC CGIL
Pino ASSALONE
IL PRESIDENTE COMITATO DEGLI ISCRITTI FLC CGIL
Marisa FASANELLA