Unical, spese pazze per indennità e gettoni di presenza: guardate quanto guadagnano Crisci e i suoi compari!

Crisci e Saccà

Il 2018 dell’Unical inizia con il consueto bilancio previsionale, approvato dal Consiglio d’Amministrazione giorno 29 dicembre 2017.
https://www.unical.it/portale/portalmedia/2018-01/DOCUMENTI%20PREVISIONALI%202018%20-%20Completi%20di%20Relazione%20ed%20allegati.pdf

I consiglieri di amministrazione, in virtù del loro eccellente lavoro nel 2017, hanno deciso di farsi un bel regalo aumentando l’importo della voce “Gettoni/compensi ai membri degli organi statutari” da 147.010,64 euro del 2017 a 176.882 euro nel 2018. Dopo aver creato buchi di bilancio, aumentato le tasse minacciando il diritto allo studio, assunto perfino i propri figli eccetera pensano di meritare davvero gettoni di presenza per le loro riunioni?

Eppure i consiglieri d’amministrazione monetizzano anche quando si riuniscono per pochi minuti per difendere i propri interessi personali come nell’occasione del reclutamento flash dei propri portaborse, trasformati grazie ad una decisione presa nel giro di pochi minuti da precari a professori associati, come denunciato da Iacchité il 31 maggio 2017.

Si rilevano nelle previsioni di bilancio per il 2018 anche 196.270 euro di indennità di carica. In particolare, il prof. Crisci aggiunge un extra di 74.500 euro come indennità da rettore, arrivando a uno stipendio lordo che sfiora i 16mila euro mensili.
E’ opportuno segnalare che il prof. Filice, delegato al Centro Residenziale, incrementa la sua indennità di carica dai 13.700 del 2017 a 14.400 euro, che si aggiunge al suo stipendio da professore ordinario.

Segnaliamo anche che Esse3, sistema fortemente voluto dal prof. Saccà per la registrazione degli esami, peserà nel 2018 per circa 500mila euro sulle tasche dei contribuenti.
Stranamente (o forse no?), il Consiglio d’Amministrazione ha deciso di non pubblicare il documento consuntivo del bilancio del 2017, anno in cui si è creato un pesante buco di bilancio causato dalla decisione del Ministero di richiedere la restituzione dei fondi del PON I-Contact, inizialmente finanziato con 2.3 milioni di euro.

Questo rigoroso silenzio attorno alle motivazioni delle irregolarità riscontrate dal Ministero e del conseguente crack milionario sarà dovuto per caso al diretto coinvolgimento di un consigliere d’amministrazione, il prof. Alfio Cariola? È solo trapelato che si tratta di questioni legate ad una delle società partners, che erano Maxfon s.r.l. e lo spin-off Unical DeltaE s.r.l. del prof. Raffaele Agostino del Dipartimento di Fisica.

Non è possibile effettuare controlli su Maxfon s.r.l. su Internet, mentre per quanto concerne DeltaE s.r.l. esisterebbe una palese irregolarità in quanto ha usufruito per oltre 17 anni di agevolazioni indebite per la sua condizione di spin-off sia dell’Unical sia del CNR (data di costituzione dello spin-off: 25/07/2000), rispetto ad un massimo consentito dalla legge di soli 6 anni. Questa negligenza protrattasi negli anni da parte del Dipartimento di Fisica e del Liason Office avrebbe avuto un peso enorme sul bilancio dell’Unical, con conseguente ricaduta sulle tasse che dovranno pagare gli studenti.
Intanto, Floriano De Rango, responsabile del nefasto PON I-Contact, è stato promosso a professore associato del DIMES.