Viale Cosmai, quel palazzo sul marciapiedi è una vergogna targata Perugini&Occhiuto

Ci sono tanti esempi che ci dicono chiaramente quanto la giunta Perugini e la giunta Occhiuto abbiano privilegiato determinati personaggi vicini ai poteri forti. In diversi casi i soggetti beneficiati da Occhiuto ritornano pure nella giunta Perugini. Anche se le aberrazioni raggiunte con l’ultimo sindaco non sono minimamente paragonabili alla precedente giunta. 

Ma ci sono esempi desolanti di una continuità di potere abominevole.

Uno di questi è l’obbrobrio edilizio che fa pessima mostra di se in viale Cosmai. Parliamo della costruzione di quel palazzo, che in pratica ha stravolto un’intera strada mandando, giustamente, in bestia centinaia di cittadini.

Questo palazzo è stato costruito nel 2010 dalla ditta Gmp (dalle iniziali dei cognomi di Greco, Mazzuca e Perri) su un’area convenzionata e destinata a verde pubblico. E non solo.IMG_0088

Nel mese di settembre del 2013 i residenti hanno sollecitato la polizia stradale ad effettuare un sopralluogo nella zona per accertare che i costruttori si sono arrogati il diritto di restringere il marciapiedi in seguito all’edificazione di una rampa per disabili che dà accesso al palazzo. Il restringimento del marciapiedi è evidente anche dalle fotografie che pubblichiamo.

La polizia stradale ha redatto un verbale nel quale si prende atto di questo evidente restringimento del marciapiedi ma si va anche oltre.

“… Da informazioni assunte da personale dell’ufficio tecnico del Comune di Cosenza – si legge nel verbale della polizia stradale – si è appresa l’esistenza del permesso edilizio numero 24/2010…”. Dunque, nel 2010 il sindaco Perugini dice di sì alla costruzione di questo palazzone su un’area che, dal lontano 1992, era convenzionata e destinata a verde pubblico.

E negli anni successivi, il sindaco Occhiuto dà seguito al “Perugini pensiero” e concede una serie di varianti ai signori Greco, Mazzuca e Perri. Parliamo di costruzione di ulteriori servizi, con conseguente restringimento del marciapiedi preesistente.IMG_0089

Vi risparmiamo le assurde giustificazioni relative ai confini, dalle quali emergerebbe addirittura che la colpa è da attribuire a chi ha concepito viale Cosmai (!).

La verità è che nel 1992 è stato costruito un palazzo di edilizia economica e popolare. E’ stata, quindi, stipulata una convenzione tra la ditta Perri, proprietaria dei terreni, e il Comune, in base alla quale si stabiliva che la ditta avrebbe dovuto pagare le opere di urbanizzazione e in più avrebbe dovuto impegnarsi a sistemare a verde pubblico e parcheggi tutte le aree non a servizio del fabbricato.

Per qualche tempo, in verità, i parcheggi e l’area verde sono effettivamente sorti e con tanto di manutenzione da parte del Comune, che inviava le cooperative a pulire, a potare gli alberi e così via. I problemi sono sorti dal 2008 in poi, quando l’area parcheggio è stata resa inaccessibile con la costruzione di una serie di blocchi di cemento.

In pratica, il preludio alla progettazione del palazzo che avrebbe occupato sia i parcheggi che il giardinetto. Il Comune, e quindi Perugini, da parte sua, non ha reagito per pretendere il rispetto della convenzione e non si è affrettato a perfezionare l’acquisizione di quelle aree, com’era suo diritto. Al contrario, ha rilasciato il permesso edilizio nel 2010. E dopo di lui, Occhiuto ha continuato a consentire varianti e a restringere il marciapiede.

Qualcuno ricorda che, in piena campagna elettorale, Mario il cazzaro (con il suo inconfondibile stile) promise ai residenti, preoccupati di veder nascere a 23 metri di distanza dai propri balconi un palazzo di sette piani, che “quel piccolo mostro” (lo chiamò proprio così) non sarebbe mai sorto. E invece non solo il palazzo è nato ma ha occupato anche una bella porzione di marciapiedi. Sempre nel silenzio del Comune, stavolta di Occhiuto.IMG_0094

Entrando poi nei meandri di questa operazione, si scopre che ci sono tanti complici e che parecchi documenti sono spariti o non sono stati proprio presi in considerazione.

Chi ha dato il permesso per costruire, per esempio, non ha neanche eseguito un sopralluogo per rendersi conto che l’area era stata attrezzata a verde e parcheggi.

E che dire del notaio Carlo Viggiani, che in base alle leggi che regolano i trasferimenti di beni immobili, non avrebbe dovuto rogare nell’anno 2010 i contratti stipulati per il trasferimento del terreno alla società Gmp, in quanto si sarebbe certamente accorto che nella convenzione di lottizzazione che aveva provveduto a stilare lui stesso (!!!), quello stesso terreno era stato ceduto gratuitamente al Comune come prevedeva la convenzione.

Arriviamo così alle amare considerazioni finali. Non si riesce davvero a comprendere in base a quali altri fatti, il Comune di Cosenza (intendiamo sia Perugini sia Occhiuto), anziché privilegiare i cittadini che reclamano il mantenimento del parcheggio, abbia, anche in sede giudiziaria, sostenuto le ragioni dei costruttori.

A questa domanda avrebbe dovuto rispondere l’avvocato Rosselli del Comune, ma non l’ha mai fatto. Perché questo avvocato, in qualità di legale del Comune, ha permesso che Palazzo dei Bruzi subisse un danno di 250mila euro, valore assegnato nell’atto di compravendita stipulato in favore della ditta Gmp.

Ora, sarebbe interessante scoprire se il Mazzuca e il Perri che fanno parte della ditta costruttrice siano gli stessi Mazzuca e Perri che, negli anni di gestione Occhiuto, hanno fatto incetta di appalti e affidamenti diretti. Ma presto saremo in grado di scriverlo con sicurezza.

E sarebbe anche interessante sapere perché la polizia stradale, che pure ha redatto più verbali, non sia ancora andata a Palazzo dei Bruzi a chiedere spiegazioni.

E’ mai possibile assistere a operazioni così pacchiane di corruzione e malaffare senza che nessuno si degni di intervenire?