di Rocco Tripodi
Con crescente partecipata presenza di cittadini – due funzionari del Pd per un paio d’ore e il sottoscritto per l’intera durata – , si è riunito giovedì 23.06.2025 il Consiglio Comunale di Vibo Valentia. Tante le mie apettative stanti le molteplici problematicità ereditate, ma anche emerse ed accumulate in questo primo anno di AmministrazioneAggarbatuni. Ci si aspettava dunque che si discutesse di progetti e soluzioni per la piscina, il teatro, la scala mobile. Nuove idee per le due tangenziali ormai abbandonate. Interventi per il Palazzo DeRiso, per il Palazzo Romei, per la ex caserma Garibaldi. Il riconoscimento al Palazzo Gagliardi dell’uso originario per cui fu donato dalla nobile famiglia al Comune e perciò destinarlo ad una libera e gratuita fruizione dei concittadini del donatore, invece che concederlo generosamente senza contropartita ad un Istituto privato di criminologia che si ammanta di richiami che puzzano vagamente di simbologia massonica e che ospita politici nazionali che hanno costruito la loro carriera “vandiando” posizioni di razzismo antimeridionalista becero-nazista (l’ex ministro Calderoli vi dice niente?).
In Consiglio, si farà certo un resoconto delle attività della Biblioteca comunale, l’Araba Fenice che a botte di punture e di “puntate” è (stata data per) risorta. Il gran vanto dell’assessore Soriano che, assieme al consigliere, nonché bounty hunter, Jean Jacques (mi pare) LoBianco – che più che come un cacciatore di taglie, si muove come un abile cacciatore di finanziamenti “all’ammuzzuni”, che gli garantiscono taglie di tutto rispetto – hanno prodotto memorabili momenti di sana cultura laica, libera ed inclusiva. E così abbiamo potuto assicurare per un giorno un letto caldo e un tozzo di pane anche a due indigenti, bisognosi e nullatenenti pellegrini:Vittorio Sgarbi e Italo Bocchino.
Una prima opinione sul destino del Sistema bibliotecario e dei locali del Santa Chiara. C’è anche un bando che prevede l’utilizzo per la Regione di 6.000.000 di euro per sostenere e tutelare biblioteche, archivi storici, libri antichi e manoscritti di cui ricordo un’interessante raccolta nello storico convento. I cui locali sono ormai non più utilizzati e conseguentemente condannati all’incuria degli uomini e del tempo. A tal proposito mi viene detto di infiltrazioni d’acqua che già interessano alcuni locali e il loro contenuto. Ma anche di infiltrazioni umane, di cui io stesso sono testimone, all’interno di quella che fu prima chiesa e poi officina del complesso S. Chiara.
Tra gli umani ho riconosciuto una cognata dell’onorevole Mangialavori. Certamente tutto in regola! Come, immagino, il contratto di affitto che puntualmente, se c’è, onoreranno. Sarebbe urgente che il Comune se ne occupasse, prima che lo faccia l’associazione “Valentia” di Pierre (mi pare)LoBianco.
Ma certamente è del 2 luglio che il sindaco vorrà parlarci. Dell’udienza fissata dal TAR Calabria dove il magistrato avrebbe dovuto ascoltare le parti, Comune e WWF, e decidere sull’opportunità di abbattere gli alberi di piazza del Consorzio. Ma essendo che il sindaco, la SEGA PIÙ VELOCE DEL WEST, ha già provveduto ad abbatterli, vuole magari anticiparci le motivazioni che lo hanno determinato a contravvenire la prescrizione imposta dal magistrato. Si è trattato di un provocatorio atto di disobbedienza nei confronti della magistratura o l’ennesima eloquente manifestazione di ignoranza dell’intero apparato tecnico-giuridico-amministrativo di cui il sindacoAggarbatuni si circonda?
Non potrà inoltre trascurare di parlare di SANITÀ, delle diverse problematicità del vecchio nosocomio e dell’interminabile nuova costruenda struttura, anche sollecitato dalla notizia che a Pizzo è stato “sigillato” un laboratorio di analisi per assenza di certificazioni dovute. Considerato poi lo stato in cui versa la sanità pubblica regionale, con quello che si racconta di soci occulti in quella privata, che vedrebbero protagonista il governatore Occhiuto a Cosenza; e localmente con la famelicità dell’onorevole Mangialavori che non passerà molto che comprerà le baracchette delle tante edicole dismesse per farne accoglienti strutturine ambulatorialine private.
Alla fine, in cinque ore, nulla si è detto di tutto questo. Il Presidente IANNELLO, sempre pesato come un etto di lardo di Colonnato, non abbandona mai i suoi modi chiesastici, posizionandosi sempre ecumenicamente a fianco di tutti, sempre beninteso, che gli urlino contro. Ma anche fosse più reattivo e oppositivo, tutti comunque farebbero un po’ la GRONGA che gli pare. Il sindaco, con toni “scumputi”, distanti, ammorbanti e soporiferi, insomma scoglionato, ha lungamente relazionato su tutt’altro, rispetto alle mie aspettative, raccogliendo corale consenso e adesione.
So bene che in Consiglio si discutono le interrogazioni inserite nell’ordine del giorno. Come so altrettanto bene che se un cittadino volesse porre all’attenzione dell’autorevole consesso, un forte disaggio collettivo che a loro sfugge, non troverebbe un solo consigliere a fargli da sponda. Pensate che è stata presentata una sola interrogazione: i residenti in prossimità del McDonald’s lamentano il prolungarsi di schiamazzi fino a notte fonda. E allora? Chiama il 112! E no. lo dico al consigliere amico che faccia la proposta in un primo consiglio comunale, che la inserisce nel prossimo, così solo allora tutti insieme decideranno di chiamare il 112. Semplice no? Per il resto tanta fuffa e muffa.
Un giusto intervento, questa volta ben scandito e condivisibile della Consigliera NESCI, che chiedeva di inserire, nel nuovo bando per l’appalto della ditta di raccolta rifiuti, la clausola che le premialità per i buoni risultati ottenuti con la differenziata (quest’anno 120.000€), vadano riconosciute ai cittadini virtuosi e non più alla ditta.
Il consigliere SCHIAVELLO, mai pago del tempo concessogli per i suoi DIARREICI, spompanti, scomposti, ammurganti interventi, che “lapuneggiano” narcotizzanti intorno alle teste dei presenti, tutti in modalità “VOGGHIU U MORU”, estorce al Presidente 15 minuti, ma ahimè, anzi credo di poter dire ahitutti, diventano sempre 30, in cui denuncia, pretendendo i nomi dei colpevoli, la scomparsa dei “giochini” rimossi e sostituiti, durante il rifacimento di una piazzetta a PortoSalvo.
Dei 1000 cordoli di granito preziosissimi che si sono fottuti nei cantieri a Vibo, né lui né i suoi altrettanto investigativi e legalitari colleghi, si sono mai accorti. Questa volta lui e il grande amicone, il consigliere COLELLI, prima di andare a mangiarsi un buon piatto di coda alla vaccinara, non si sono abbaiati contro. Certo COLELLI faceva un po’ impressione. Scarpe, vestito, camicia, cravatta, peluria, umore, neri. Calze non pervenute. Un po’ cassamortaro, un po’ marcia su Roma, un po’ quacquero; e con tutto l’oro che accecava in tutte le parti scoperte (mi perdoni Marlon Brando) un po’ padrino. Alle 14.00, grazie al Ser.D (Servizio per le dipendenze Patologiche)i consiglieri con comprovata dipendenza da smartphone sono stati accompagnati alle loro famiglie. Gli altri si sono accodati a SCHIAVELLO e COLELLI.