TAGLIATI GLI ALBERI DI PIAZZA SALVEMINI A VIBO VALENTIA: REAZIONE INCONSULTA IN VISTA DELL’UDIENZA DEL TAR
Scrivo sia quale Avvocato del WWF – Sezione di Vibo Valentia – nel procedimento pendente dinanzi al TAR Catanzaro avverso l’ordinanza del Sindaco, dott. Vincenzo Francesco Romeo, che, il 19 febbraio scorso, aveva disposto, con propria ordinanza, l’abbattimento di tutti gli alberi di piazza Salvemini, a Vibo Valentia – sia quale Presidente f.f. di ITALIA NOSTRA, sezione di Vibo Valentia.
L’odierno avvenuto abbattimento a colpi di ruspa degli alberi di piazza Salvemini è un fatto gravissimo.
Non si tratta solo di chiedersi se quegli alberi andavano abbattuti o meno, ma di chiedersi il perché sia possibile che a Vibo Valentia l’Ufficio Tecnico e la Classe politica di governo locale possano continuare a condurre o ad avallare condotte distruttive dei beni ambientali della città, anche a fronte di un provvedimento giudiziale, cioè l’ordinanza del TAR Catanzaro del 19 marzo u.s., con cui era stato disposto che il Comune dovesse effettuare l’analisi tecnico-strumentale per l’accertamento della stabilità o meno di quegli alberi, non essendo sufficiente la mera analisi visiva effettuata dal dott. Luca Rotiroti (che non le effettuò, ancorchè incaricato ad effettuare quelle indagini, anche perché privo di alcuna competenza ed esperienza in materia di indagini strumentali), e che non si dovesse procedere all’abbattimento di alcun albero fino all’udienza del 2 luglio p.v., qualora non si fossero presentate situazioni incipienti di pericolosità, appositamente da documentare.
Ebbene, dopo il deposito di specifica documentazione davanti al TAR da parte del WWF, avvenuto il 19 maggio scorso, a sostegno della illegittimità di quella ordinanza, e dopo il deposito di documentazione da parte del Comune di Vibo Valentia, avvenuto ieri, dalla quale si ricava che l’abbattimento non era previsto nel progetto di riqualificazione della piazza e che il Comune non ha effettuato l’analisi tecnico-strumentale prescritta, oggi vi è stata questa reazione inconsulta che ha portato all’abbattimento di tutti quegli alberi.
Il tempismo “perfetto” lascia ragionevolmente ipotizzare che l’Ufficio Tecnico comunale ed il Sindaco abbiano avuto paura di perdere dinanzi al TAR e, quindi, abbiano reagito, in maniera inconsulta, per come è sotto gli occhi di tutti, allo scopo di mettere il TAR medesimo di fronte “al fatto compiuto”. Purtroppo ci sono riusciti.
Urge ora che la Procura della Repubblica, acquisita pubblica notizia di ciò, avvii la relativa attività inquirente, perché NON è possibile né l’inosservanza di un provvedimento dell’autorità giurisdizionale, né che si produca impunemente danno ambientale all’intera città sulla base di attività peritale consapevolmente (dopo l’ordinanza del TAR) inidonea a legittimare ciò che è accaduto stamani.
Che i Semplici Cittadini nella città di Vibo Valentia non abbiano alcun valore e rispetto è fatto, purtroppo, notorio, ma che nessun rispetto debbano avere il TAR e la Procura della Repubblica è fatto difficile da concepire e da accettare.
Vibo Valentia, 21 maggio 2025
Avv. Alessandro Caruso Frezza
Procuratore e difensore del WWF – Sezione di Vibo Valentia