Villa San Giovanni. Espropri per il ponte, “esposto alla Procura e lettera a Mattarella”

VILLA SAN GIOVANNI – E’ fruibile da questa mattina, ma sarà aperto solo da mercoledì 11 aprile e solo in determinati giorni, l’ infopoint per offrire consulenza ai tanti cittadini che sono e che saranno coinvolti nel piano delle espropriazioni previste sulla sponda calabrese per consentire la costruzione del ponte e delle opere di collegamento e compensative. “E’ un momento particolare, per quanti hanno ricevuto la comunicazione da parte della società Stretto di Messina“. Ha dichiarato la portavoce di “TiTengoStretto”, Rossella Bulsei.

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“Infatti i cittadini destinatari del provvedimento di esproprio, hanno già ricevuto un primo danno, perché per presentare le osservazioni entro i 60 giorni previsti, a partire da oggi, devono rivolgersi a dei legali e a dei tecnici e questo vuol dire cominciare a pagare delle parcelle. Nel frattempo abbiamo inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e oggi, sempre dal comitato, verrà depositato un esposto alla Procura della Repubblica“. “Parteciperemo – dice ancora Rossella Bulsei – costruttivamente a tutte le iniziative al fianco della società civile finalizzate alla tutela delle persone e del territorio con un’attenzione particolare ovviamente a quelle persone che nella demolizione della propria casa e nella sottrazione della propria attività lavorativa, vedono un sacrificio inutile, un’aggressione alla propria esistenza oltre che al proprio patrimonio”.

«I cittadini, non solo gli espropriandi – spiega Enzo Musolino, segretario del circolo villese del Partito Democratico – si sono mossi per chiedere chiarezza, verifiche, attenzione, tutele a fronte di una procedura tecnica da più parti ritenuta insufficiente, bisognevole d’integrazioni, mancante di studi aggiornati. Quest’assunzione di responsabilità del Comitato si aggiunge alle iniziative che il Pd di Villa ha da tempo intrapreso. In questi mesi di battaglie contro l’accelerazione, documento dopo documento, iniziativa dopo iniziativa, incontro dopo incontro, abbiamo tenuto alta l’attenzione dei cittadini, informandoli, affiancandoli, cercando di interpretare le fumisterie in campo, le incertezze strumentali, la confusione che sta accompagnando tutta la questione. Abbiamo parlato – prosegue l’esponente dem – di “anestetizzazione” dei territori e di sostanziale commissariamento degli stessi per alimentare il dibattito pubblico che, per legge, ci è stato sottratto, per stimolare le iniziative e l’impegno di tutti gli amministratori coinvolti che, di fronte a queste grandi questioni, non sono autosufficienti, non possono agire da soli ma hanno bisogno della società civile, della cittadinanza attiva, dei corpi intermedi».