E Granata, che è abituato a promettere e millantare, andava cianciando (fino a poche ore fa!!!) di un nuovo soggetto giuridico che funzionerà da carrozzone politico-clientelare e sbandiera posti di lavoro come noccioline.
Ecco cosa scrivevamo della famiglia Granata poche settimane fa a proposito di una delle tante candidature di scambio presenti nelle liste di Occhiuto.
Il settore depurazione, del resto, è largamente presente nell’Armata Brancaleone di Mario Occhiuto detto il cazzaro. Anni di manovre e di intrallazzi che vengono suggellati dalla candidatura. Il solito rituale delle candidature di scambio.
Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati in quota Occhiuto, passerà alla storia come l’affossatore di un ente che è stato saccheggiato dalla politica. Gli ultimi sono stati loro. Granata ha schierato il fratello Vincenzo nella lista Democrazia Mediterranea e sta promettendo posti a tutti perché dalle ceneri del Consorzio vorrebbe diventare il “capo” della nascente ATO. Follia allo stato puro. Addirittura bipartisan, perché il signorino è intrallazzato anche con il PD.
Il prode ingegnere Rino Bartucci, l’uomo dello studio di fattibilità dell’appalto del CIPE, quello che finisce sempre per primo nella rete dell’illegalità, ha mandato in campo la moglie Marina Del Sordo, sempre nella lista Democrazia Mediterranea.
Ma solo Vincenzo Granata è stato eletto.
Ora la Finanza e la procura indagano e le motivazioni sono serie.
Giova ricordare che il signor Maximiliano Granata era stato già indagato per lo stesso reato ai tempi di Pino Tursi Prato e Franco Pino ma soprattutto che si sent(iva) intoccabile perché sua moglie, Lucia Angela Marletta, svolge il lavoro di giudice proprio dentro il Tribunale di Cosenza. E la circostanza già più volte è balzata alla ribalta delle cronache in occasione delle sparate e della smargiassate di Granata.
Possibile che nessuno si preoccupi di far capire alla signora Marletta, specialmente adesso che il “campione” di suo marito è ufficialmente indagato ed interdetto, che se ne deve andare?
O quantomeno avvii una pratica di separazione da questo soggetto, altrimenti non le crederà più nessuno e il suo ruolo di giudice diventerà ancora di più una barzelletta.