Zumpano, centro commerciale: la verità della Cogestra

Intendiamo precisare anzitutto che la Società Cogestra, per la realizzazione del centro commerciale, non si è mai sognata di chieder favori a chicchessia!!

Il sindaco di Zumpano evidentemente è in torto perché le dichiarazioni fornite ai media e riportate, in particolare, sulle testate online cosenzachannel e iacchitè non solo non corrispondono al vero per quanto risultano ampiamente sconfessate da corposa documentazione in possesso della Amministrazione comunale e trasmessa alla locale Procura della Repubblica nonché al Prefetto di Cosenza.

In particolare non risponde a verità il fatto che parte del fabbricato Cogestra ricade in zona a rischio e che il medesimo è stato in parte realizzato nella fascia di rispetto PAI.

Del resto, se cosi fosse il sindaco dovrebbe spiegare – ma non lo fa – perché mai sia stata rilasciata regolare concessione, prorogata sino al 2015. Sarebbe lungo e noioso ripercorrere l’iter che ha contrassegnato tutta la vicenda.

Basti, qui, sottolineare il contegno, tutt’altro che imparziale tenuto dal sindaco Lucente che, a conferma della vessatorietà del proprio operato e, non avendo a sua disposizione altri idonei strumenti finalizzati a contrastare la piena legittimità del comportamento tenuto da Cogestra, ha emesso due ordinanze (29.12.2015 e 30.06.2016) facendo ricorso ad una normativa (art. 54 comma 4 D.Lgs. 267/2000) che non le consentiva di adottare provvedimenti contingibili ed urgenti, posto che la richiamata normativa è stata dichiarata, in parte qua, incostituzionale con sentenza della Consulta n. 115 del 7 aprile 2011.

E tanto, senza dire che le suddette ordinanze sono state adottate nella più assoluta inesistenza dei presupposti di legge considerato che la collina retrostante il fabbricato Cogestra non ha, mai, presentato e non presenta movimenti franosi di alcun genere.

D’altra parte, se realmente ci si fosse trovati in presenza di fenomeni franosi in atto, è incomprensibile come l’amministrazione comunale di Zumpano abbia potuto autorizzare attività (luna park) proprio a ridosso del piede del versante e nelle immediate vicinanze del fabbricato Cogestra.

A dimostrazione del fatto che l’Amministrazione comunale impieghi due pesi e due misure è sufficiente, del resto, rilevare che non risultano essere stati adottati analoghi provvedimenti riservati a Cogestra nei confronti delle attività in esercizio a pochi metri dal costone.

A tal proposito, sarebbe necessario che venisse istituito un tavolo tecnico tra Prefettura-Procura-Sindaco-Cogestra finalizzato ad effettuare non già lo studio documentale della zona, quanto un sopralluogo in contraddittorio sull’area Cogestra e sulle aree delle vicine attività commerciali, cosi da rilevare l’assenza di fenomeni franosi in corso e le distanze reali dei singoli fabbricati dalla fascia di rispetto (buffer zone).

Con il sopralluogo in contraddittorio – sulla base delle planimetrie WebGis del Comune di Zumpano – le Autorità competenti non potrebbero che prendere atto che il fabbricato Cogestra, p.lla 361 del foglio  8 risulta al di fuori della fascia di rispetto (buffer zone). Poiché le planimetrie WebGis sono accessibili a chiunque, e ovviamente anche al sindaco, è di pubblico dominio che le motivazioni alla base delle Ordinanze Straordinarie del sindaco sono del tutto pretestuose, tant’è che lo stesso sindaco non ha ordinato la delimitazione delle aree ritenute arbitrariamente a rischio, con transenne e/o altra barriera, a dimostrazione del fatto che a tutt’oggi le aree limitrofe al fabbricato Cogestra e sino al piede del versante risultano completamente accessibili a chiunque.

Buon sangue non mente!! E cosi, il sindaco Lucente continua a frapporre ostacoli alla realizzazione dell’iniziativa Cogestra proseguendo, in tal modo, nel contegno ostruzionistico, già messo in atto dal suo predecessore e marito Ing. Carelli, con pregiudizio per i benefici che il territorio di Zumpano e l’intera area urbana di Cosenza potrebbero trarne dall’avvio della grande struttura di vendita Centro Commerciale Airone Bianco, anche per i 450 nuovi posti di lavoro che verrebbero creati.

Società Cogestra