Calabria trasformista. Il Generale Graziano, compare De Nisi e il “coraggio di cambiare” (sempre!) casacca

VOLI PINDARICI E GIOCHI CON TRE MAZZI DI CARTE DEL GENERALE GIUSEPPE GRAZIANO E DI FRANCESCO DE NISI

Si sa, ormai la politica alcuni personaggi l’hanno ridotta a meri giochi di interesse e di potere, c’è chi per perseguire i propri obiettivi si diletta a giocare con più mazzi di carte per cercare di stare con i piedi in più staffe, senza curarsi della presa in giro verso i propri elettori e il proprio partito. E’ notizia di poche ore fa che i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi sono passati con Azione di Carlo Calenda. Si tratta solo del passaggio finale di un lungo percorso trasformista studiato pazientemente a tavolino.

Si possono definire vere e proprie truffe politiche, ed è perfettamente il caso del consigliere regionale Giuseppe Graziano, meglio noto come il Generale, nostro vecchio “cliente”, che è stato eletto due volte in Regione chiedendo i voti per conto del partito dell’Udc. Fin qui tutto lecito, ma ora cosa si inventa il Generale, famoso anche per essere stato clamorosamente “trombato” con 13 liste al Comune di Corigliano-Rossano? Fa un’accordo con un altro consigliere regionale, tal Francesco De Nisi da Filadelfia di Vibo Valentia, altro nostro vecchio “cliente” e fiancheggiatore tutt’altro che occulto delle ‘ndrine vibonesi, eletto per conto di Coraggio Italia, frutto dell’accorpamento del Movimento Cambiamo di Giovanni Toti e di – appunto – Coraggio Italia di Luigi Brugnaro. Poi sono tornati a dividersi e Toti fonda Italia al Centro, e allora il consigliere regionale De Nisi abbandona Brugnaro che ha contribuito alla sua elezione con i voti raccolti anche da Coraggio Italia e diventa addirittura coordinatore regionale di Italia al Centro di Toti, restando però furbescamente capogruppo di Coraggio Italia nel consiglio regionale per poter continuare ad usufruire dei soldi pubblici che finanziano i vari gruppi politici ed anche gli staff composti con i vari amici.

Direte: e l’altrettanto furbo Generale Graziano che c’entra? C’entra, eccome se c’entra. Il Generale, con il patto siglato con De Nisi, fa la seguente manovra: disponendo di tre consiglieri comunali nella città di Corigliano-Rossano e cioè Adele Olivo, Gennaro Scorza e Vincenzo Scarcello, inizia a muovere queste sue pedine fidate nel seguente modo: la Olivo – eletta con Il Coraggio di Cambiare, un movimento locale creato dallo stesso Graziano -, riesce a farla eleggere consigliere provinciale passandola sotto la sigla dell’Udc per farla votare più facilmente dai vari consiglieri comunali del territorio appartenenti al partito, poi la stessa dopo essere stata eletta diventa anche assessore provinciale e dopo aver ottenuto tutto ciò, il Generale la fa ritornare all’originale Movimento “Il Coraggio Di Cambiare”, mentre il fido Scarcello Vincenzo (lo sanno anche le pietre che è un servitore del Graziano essendo da lui sponsorizzato e fatto eleggere tramite patti elettorali), lo fa nominare coordinatore provinciale di Italia al Centro dal collega regionale e coordinatore regionale di Italia al Centro Francesco De Nisi…

Non solo: porta dentro Italia al Centro anche l’altro suo fido consigliere comunale Gennaro Scorza…

Ma l’obiettivo dei due compari era trovare un posto al sole con Calenda e così è iniziata la ragnatela che ha portato all’ennesimo cambio di casacca.

E adesso che Graziano e De Nisi sono passati in Azione, sarebbe bello chiedere: ed ora alla Regione restano in maggioranza? E a Corigliano-Rossano i servii sciocchi Scarcello, Scorza e Olivo entrano nel gruppo di Azione dopo essere già transitati dall’Udc a Italia al Centro? La Olivo che ha doppio ruolo di consigliere comunale e provinciale ed anche assessore provinciale con la Succurro ora rimane a svolgere queste mansioni come se nulla fosse? O fanno finta che lei non ha spedito e rimane in postazione?

Paradossi politici enormi, ma soprattutto prese per i fondelli per gli elettori e quanti ancora credono in una politica genuina e priva di sotterfugi tesi solo all’interesse personale e per poter manovrare in più partiti oltre che al proprio.
Non è la prima volta che Graziano ma anche De Nisi cambiano casacca. Il primo è stato anche in Forza Italia ed è stato fondamentale per far eleggere l’ultimo sindaco di Rossano prima della fusione (il ludopatico Mascaro del Pd, che gestiva a suo piacimento…) ed il secondo addirittura proviene direttamente dal Pd…

Graziano è talmente abituato al trasformismo, che quando ha fondato il suo movimento, tutti – ma proprio tutti – a Corigliano-Rossano l’ hanno ribattezzato “Il Coraggio di Cambiare… Casacca” e vi abbiamo detto tutto!

Graziano e De Nisi, come tanti altri loro compari di merende, hanno dimostrato di posizionarsi politicamente dove gli può convenire e a quanto pare continuano a farlo ancora oggi con queste assurde peripezie politiche e prese in giro per gli elettori. Ah, quasi dimenticavamo: Graziano e De Nisi magari avranno poco in comune, a parte il trasformismo, ma di sicuro sono stati indagati per questioni che riguardano impianti eolici in Calabria, dopo aver messo a segno affari per milioni di euro, compresi quelli che hanno dovuto sborsare per togliersi dai guai. Ché qui in Calabria, lo sanno tutti, con un po’ di “mazzette” e gli avvocati adatti, si aggiusta sempre tutto…