Calabria, Turismo. Orsomarso non si arrende: vuole “regalare” ancora altri soldi ai suoi quattro burattinai

Dopo la nostra inchiesta-denuncia sulle attività a dir poco “sospette” del Dipartimento Turismo (il regalo di 200mila euro ad una Holding di Cipro per avere svolto ignote attività turistiche in Calabria) grazie alla legge per l’incentivazione del turismo incoming, abbiamo ricevuto numerose manifestazioni di sdegno da parte di operatori e di privati per la squallida e inspiegabile operazione, e segnalazioni di ulteriori tentativi di saccheggio alle casse regionali (http://www.iacchite.blog/calabria-turismo-i-fiumi-di-denaro-e-gli-intrallazzi-nei-paradisi-fiscali-lo-strano-caso-della-holding-di-cipro/).

Non abbiamo rilevato nessuna presa di posizione o atto formale che provi a far luce sulla vicenda: normalmente davanti ad una operazione così misteriosa, chiunque coinvolto a qualsiasi titolo, dovrebbe avere almeno la curiosità di approfondire. Ma come è noto, in consiglio regionale l’opposizione è in stato comatoso e distratta da nomine clientelari; le compiacenti associazioni di categoria, come abbiamo già documentato, sono genuflesse dinnanzi ai miseri aiuti concessi (che ancora devono essere erogati) e i loro dirigenti interessati a fare carriera in Regione; la magistratura evidentemente, non ha tempo (o la voglia) di occuparsene.

Al contrario la Giunta regionale, e in particolare il prolifico assessore Orsomarso, mostra la solita iperattività, e silenziosamente e proprio sull’argomento della legge che ha consentito “il regalo” di 200mila euro agli ignoti ciprioti, rilancia strafottendosene con un blitz passato inosservato agli occhi di (quasi) tutti. E quindi con Deliberazione n. 246 del 3/9/2020, riportata anche da un quotidiano locale nell’indifferenza più totale, ha presentato una proposta di modifica della n. 3/18” (proprio quella sulla Incentivazione del turismo in arrivo incoming che regala denaro alle holdings misteriose)”.

Ottimo verrebbe da dire, viste le falle e le maglie larghe che consentono di dispensare a pioggia denaro calabrese in giro per il mondo a soggetti discutibili, e con criteri controversi.

Macché, al contrario. La proposta di modifica prevede una delega totale alla giunta (e quindi all’assessore) per decidere come, quando, quanto, ed ovviamente a chi, distribuire la montagna di denaro stanziato a fondo perduto per questa legge, mediante un semplice regolamento da redigere in giunta.

L’assessore, essendo notoriamente incapace e ignorante, adeguatamente istruito dai suoi burattinai, ha proposto un ingegnoso sistema per consentire una ulteriore e più massiccia migrazione turistica di denaro dalla Calabria verso paradisi finanziari (vedi Cipro di cui alla precedente), e verso paesi in cui la gestione dittatoriale coincide con la sua (vedi Bielorussia di Lukashenko): paesi da cui peraltro (Cipro e Bielorussia) non ci sembra di aver mai visto frotte di turisti sbarcare in Calabria. Una modifica di legge, non per definire nuovi articoli, o migliorare quelli esistenti viste le falle evidenti, ma per rendere “personalizzabili” i contenuti della stessa, e quindi adeguarli alle richieste ed alle esigenze dei suoi burattinai.

L’impegno di quelli che Natale (Lino) Cangemi (suo compagno di partito, è bene ricordarlo) nella sua intervista chiama “i 4 più grandi in Calabria”, fatto di mesi di “trattative e pressioni” riservate ed informali, di incontri confidenziali e segreti (di pulcinella) in località balneari con l’assessore, di estemporanee interviste sui giornali locali, della costante presenza alla Cittadella, delle chiacchierate sottovoce con dirigenti regionali per “sondare” il terreno, ha finalmente trovato riscontro in questo atto, che se passasse in Consiglio, stravolgerebbe il senso ed il funzionamento di una legge, per renderla più accessibile e comoda per i loro affari.

Approfittare della disgrazia della pandemia, della profonda crisi del settore, e con questo inattaccabile alibi, continuare ed anzi accrescere la pacchia (per entrambe le parti) del denaro a fondo perduto; nell’indifferenza più totale. Del resto essendo Orsomarso, conosciuto anche agli amici più cari, come soggetto particolarmente suscettibile e vendicativo, pochi (o nessuno) si permetterebbero di contraddirlo quando spara le sue incommensurabili cazzate sulla stagione meravigliosa, ed a cui credono solo lui ed i suoi compari, la stampa asservita ed ignorante, e qualche altro babbeo. Ma in Calabria l’ignoranza e l’arroganza si fanno virtù, e il silenzio autorizza il pallone (s)gonfiato non solo allo sproloquio, allo sperpero di denaro di un settore che è in crisi profonda, ma peggio ancora, in puro stile ventennio gli si concede di appropriarsi di una legge regionale, gonfia di denaro, per gestirla e disporne personalmente a piacere suo e dei suoi burattinai.

Forse l’assessore ha il timore che così come lui è suscettibile e vendicativo, allo stesso modo possano esserlo (o essere particolarmente potenti ….) i 4 soggetti di cui parleremo approfonditamente in una prossima uscita, che a salvaguardia delle proprie imprese private, hanno sottoposto all’assessore una “proposta riservata” di modifica della legge in questione.

Il pallone (s)gonfiato da solo non sarebbe stato capace di partorire nulla se non aria: del resto progettare bandi e leggi con i piedi nel bagnasciuga di Cetraro, con la panza piena di birra ed arancini, ed il cervello (o quel che ne resta) fra la nebbia della Crocetta, non può che generare operazioni fallimentari come i cosiddetti bandi-flop: una montagna di denaro annunciata con tamburi e fanfare, che ha prodotto il rumore di una pernacchia. Ma anche di questo ci occuperemo nel dettaglio in un prossimo servizio.

E quindi, adeguatamente imbeccato dai suoi persuasivi suggeritori, ed  in attesa di vedere sulle nostre spiagge migliaia di Turisti dall’Egeo, mette mano a quella legge regionale della quale abbiamo già denunciato i lati oscuri. Ricordiamo sempre, sperando che qualcuno se ne accorga, che si parla della legge che ha consentito all’ineffabile e solerte dirigente regionale di firmare un trasferimento di 200mila euro ad una holding di Cipro che non risulta essere un operatore turistico, e di concedere svariate centinaia di migliaia di euro a sedicenti operatori ed agenzie viaggi, delle quali gli stessi addetti ne disconoscono l’esistenza, alcuni dei quali non esistono neanche negli annuari di settore. Oltre che ai grandi operatori del nord, che di tutto hanno bisogno, ma certamente non del denaro dei Calabresi; denaro che una volta fatto il giro del mondo, ritorna comunque in quantità massicce nelle tasche dei calabresi. O meglio, di pochi noti calabresi, degli amici degli amici, degli amici di Orsomarso, dei suoi burattinai.

Piuttosto che prendere in prima persona altre iniziative disastrose, si fa suggerire cosa fare. E si adegua. E certamente non per il bene della Calabria, dei calabresi o del settore turistico.

La proposta di modifica della “legge di incentivazione al turismo incoming”, come si legge dal sito della Regione, passerà in 6^ commissione per la discussione (e la sicura approvazione). Commissione presieduta da Pietro Molinaro (di cui più volte abbiamo scritto), e che annovera fra gli altri personaggi del calibro di Pitaro e Tassone, e Aieta per la minoranza. Fra compagni di merende e indifferenti morti di sonno, c’è davvero il rischio che l’ennesimo scempio alla Calabria ed al settore che potrebbe far compiere la svolta economica alla Regione, venga compiuto.

In Calabria, dopo anni senza un assessorato al Turismo, in balia di dirigenti corrotti ed ignoranti, di scandali e saccheggi di ogni genere da chiunque sia transitato, costellati da madornali gaffes mondiali, e pieni di processi e di ruberie di ogni tipo ed a tutti i livelli, dai politici ai burocrati, si sperava che “il nuovo” assessore avrebbe dato la svolta annunciata in pompa magna. Purtroppo non è così, è rimasta solo una speranza, e la certezza che siamo alla solita sceneggiata che si perpetua.

Prima o poi la sveglia della coscienza e dell’indignazione dei calabresi onesti suonerà.