Calabria 2021, la Lega impresentabile: Leo Battaglia, il re delle pagliacciate

C’era una certa curiosità per verificare se la Lega avesse deciso di escludere dalle liste Leo Battaglia, il re incontrastato delle pagliacciate elettorali, salito alla ribalta delle cronache per il lancio dei santini con mascherine incorporate in bustine di plastica sulle spiagge dell’Alto Jonio cosentino. Ma Salvini e compari lo hanno lasciato lì dov’era. Insomma, ci sarà e i suoi manifesti già campeggiano in diverse zone della provincia. Ma chi è Leo Battaglia?

Proprio non ci riesce, è più forte di lui. Una specie di vizio irrefrenabile. Leo Battaglia, di professione antiquario ma con la passione della politica, è noto per partecipare a tutte le elezioni possibili ed immaginabili e per le sue orripilanti forme di “comunicazione elettorale”.

Il giorno di Ferragosto ha superato se stesso. Domenica di Ferragosto, Alto Jonio cosentino. Ore 12. Un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge. Temiamo tutti ci sia un incendio. Invece scarica migliaia di bustine, rigorosamente di plastica, lungo la spiaggia e in mare, contenenti una mascherina chirurgica con questa scritta: Lega Salvini- Leo Battaglia, famoso personaggio già candidato ad un posto di consigliere regionale per la Lega, e noto imbrattatore di muri e di città. Con questo Leo Battaglia ha superato ogni limite, non pensare che in questo squallido lancio la maggior parte di “queste bustine” sarebbe finito in mare, è veramente da criminale. Il che la dice lunga su come intendono gestire e governare le politiche ambientali quelli della Lega. Votare questo partito è un delitto contro la società e la natura. Tutto questo è solo una IGNOBILE FORMA DI PUBBLICITÀ POLITICA. NON C’E’ LIMITE ALLA STRAFOTTENZA E AL CATTIVO GUSTO. Ovviamente si è provveduto a segnalare la grave violazione di legge, a chi di dovere.

Ma c’è tutta una serie di storie precedenti a questa vergogna di ieri. L’ultima l’aveva fatta nel periodo di Carnevale del 2020 e fino a ieri sembrava davvero la più grossa… In molti ricordano negli anni passati la sua incredibile caparbia nell’imbrattare i muri di tutta la provincia di Cosenza (soprattutto le strade statali e provinciali) con i suoi ridicoli appelli “elettorali”. Il suo “Leo Battaglia alla Regione” in particolare, alle ultime Regionali del 2014, sotto le insegne di Fratelli d’Italia, è diventato una sorta di tormentone che ha indignato migliaia e migliaia di cosentini e ha spinto molti cittadini ad aprire pagine sui social e a lanciare petizioni per mettere un freno a questa vera e propria indecenza. Per un certo periodo, il signor Leo Battaglia si è fermato, approfittandone per cambiare carro e buttarsi su quello della Lega e così, a marzo scorso, ha studiato l’ultima sua “creatura”.Avete presente il Carnevale di Castrovillari ovvero uno dei Carnevali più antichi e più belli d’Italia? Bene. Il Nostro ha messo su un cartellone allucinante: sullo sfondo della maschera che identifica il Carnevale del Pollino e sotto la scritta di benvenuto alla 61^ edizione, ha messo una gigantografia con il simbolo della Lega e – naturalmente – il suo nome. La città ha reagito indignata, la Pro Loco si è infuriata, persino il Pd ha randellato il Battaglia come meritava.

Il cartellone è stato rimosso in breve tempo ma c’è da giurare che l’effetto dell’ultima creazione di Battaglia è stato devastante: invece di guadagnare in simpatia e in visibilità ha davvero rotto le scatole a tutti… Ora abbiamo visto e letto che il prode Leo Battaglia è di nuovo in lizza per le Regionali: Salvini e Invernizzi sono riusciti nell’impresa di “candidarlo” e c’è da giurare che chi lo vedrà in giro per Castrovillari stavolta non si limiterà a farsi una risata… Leo, stai attento che stavolta ci truavi u patruni (se non capisci il dialetto fattelo tradurre da Salvini!).

IL FRATELLO GEMELLO

E non è finita qui. Il vulcanico Leo Battaglia ha escogitato un metodo fantastico per farsi vedere il più possibile in piazza in attesa del voto: smezzarsi il lavoro con il fratello gemello Francesco. Lo racconta Il Fatto Quotidiano. 

Il leghista calabrese avrebbe sfruttato il gemello Francesco Battaglia. Per ottimizzare i tempi di una campagna elettorale troppo corta, avendo a disposizione praticamente il suo “sosia ” (che tra l’altro è consigliere comunale a Castrovillari), Leo Battaglia è riuscito a dare la sensazione di godere del dono dell’ubiquità.

Un valore aggiunto rispetto agli altri candidati della Lega che il 10 gennaio non hanno potuto scegliere se rimanere nella zona del Cosentino a caccia di voti o presenziare a Crotone dove Salvini ha presentato le sue liste. Un problema che Leo Battaglia non si è dovuto nemmeno porre. E siccome al Consiglio regionale si entra con i voti e non con i selfie, all’evento di Crotone, sul palco con Salvini, il candidato Leo Battaglia avrebbe mandato il suo gemello. Sorrisi, applausi e foto di gruppo come da copione assieme agli altri candidati leghisti e al “capitano” Matteo che non si sarebbe accorto di nulla. E per la cena? A stringere mani e parlare di politica con i commensali ci sarebbe sempre il gemello Francesco…. Capito come siamo messi?