Cosenza, caso Cozzolino: il Csm annulla l’archiviazione del trasferimento e convoca il Gattopardo

Tutto da rifare, perché ci sono tante cose che non tornano. È così che è finita l’ultima udienza a carico di Giuseppe Cozzolino, pm presso la procura di Cosenza, davanti al Plenum del Csm, a metà del mese di aprile scorso. Con 10 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti gli ermellini hanno deciso di rimandare la “pratica” Cozzolino/Manzini di nuovo in prima Commissione (che si occupa dell’incompatibilità ambientale dei magistrati), annullando di fatto la precedente delibera che aveva archiviato il trasferimento di Cozzolino, disponendo, inoltre, “una istruttoria sulla procura di Cosenza” per meglio capire come sono andati realmente i fatti, istanza formulata dal consigliere togato Ilaria Pepe. In sostanza il Csm ha convocato il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo e altri pm per essere ascoltati in merito alle questioni sollevate dal consigliere togato Carmelo Celentano, ovvero sui rapporti tra quel figo di un Cozzolino e Carmine Potestio.

Giova ricordare che la famosa foto che ritrae quel mangiapaneatradimento di un Cozzolino, l’allora presidente del consiglio comunale Caputo, e l’allora capo di gabinetto Carmine Potestio a cena – nel mentre lo stesso Cozzolino è titolare dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta a carico di Mario Occhiuto, Annunziata Occhiuto (condannata ad un anno e sei mesi, rito abbreviato), e Carmine Potestio – è stata oggetto di una interrogazione parlamentare insabbiata da Morra, con l’aiuto dell’allora ministro Bonafede.

Di più: dopo la pubblicazione della foto quel bellachioma di un Cozzolino fu costretto a lasciare l’inchiesta alla Manzini (salvo poi accusarla di avergliela scippata), non prima però di aver archiviato la posizione di Carmine Potestio. Ed è su questo che punta tutte le sue “fiches” quel ludopatico di un Cozzolino, nel tentativo di uscirne ancora una volta pulito. Dice Cozzolino: “… siccome questa storia della mia amicizia con Potestio è stata già trattata e archiviata dalla procura generale della Cassazione, non capisco il perché, e la necessità, di questa nuova istruttoria nei miei confronti”. Come a dire: visto che questa storia l’avevo già “appattata” sottobanco con l’aiuto degli amici degli amici, non si potrebbe lasciar perdere? E qualcuno questa volta ha detto NO. Non si può lasciar perdere, ha sostenuto il consigliere togato Celentano, ritenendo di scarso rilievo l’osservazione di Cozzolino che non pregiudica, secondo il consigliere togato, l’invio degli atti al ministro della Giustizia Marta Cartabia e al procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Giovanni Salvi. Invio momentaneamente sospeso in attesa delle conclusioni dell’istruttoria sulla procura di Cosenza (facciamo fatica a crederci, ma è così).