Cosenza, concerti e feste senza collaudo. Zinno a Tucci: “Lui è pazzo se ha aperto piazza Fera”

La faccia di culo di Occhiuto (e del suo avvocato col cappuccio) è nota ormai da più di un decennio a tutti i cosentini. Da due anni e mezzo la Dda di Catanzaro ha messo sotto sequestro Piazza Fera per gravissime irregolarità, per l’aggravante mafiosa e per le condizioni di pericolo nelle quali sono stati lasciati per anni i cosentini. Ebbene, l’ormai ex sindaco più cazzaro e corrotto d’Italia, dopo avere già incassato un secco NO alla prima richiesta di dissequestro della piazza, ci aveva anche riprovato chiedendo un dissequestro parziale e affermava testualmente: “… Riteniamo che la scrupolosa attività di verifica in corso di espletamento sia necessaria per risolvere i dubbi scaturiti dalle intercettazioni nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura di Catanzaro, che bene ha fatto ad intervenire a tutela della pubblica incolumità...”. Ora, ormai le intercettazioni contenute nel decreto di sequestro di Piazza Fera i cosentini le conoscono quasi a memoria ma sanno anche che sono state clamorosamente “eliminate” dal processo in attesa che la Dda mostri a tutta l’Italia cosa c’è dietro l’appalto di piazza Fera. Piazza che, detto per inciso, rimane ancora sotto sequestro. 

E allora evidentemente c’è ancora bisogno di una “rinfrescatina” per sbatterla sulla faccia di culo di Occhiuto, che adesso vorrebbe diventare anche senatore della Repubblica… Perché da questa intercettazione che pubblichiamo, i dubbi sono davvero pochi ed emerge solo una verità grande come la testa di Occhiuto: il cazzaro è un truffatore mafioso pericoloso non solo per tutti i cosentini ma per tutti gli italiani.

Dagli atti del decreto di sequestro preventivo di piazza Fera a Cosenza, firmato dal Gip del Tribunale di Catanzaro Gabriella Logozzo su richiesta della Dda di Catanzaro. 

… Sempre in data 17 dicembre 2016, alle ore 11,36, l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Caruso, che si trovava in piazza unitamente al sindaco Occhiuto, convocava il direttore dei lavori per chiedergli delucidazioni in ordine ad alcune sue frasi contenute nel verbale di consegna anticipata della piazza relativa agli “effetti dinamici”… “… Perché scrivete quella cosa sugli effetti dinamici della piazza, che ci mette in grosse difficoltà? Cioè lì è l’effetto ridondante o risonante che non è stato considerato, no gli effetti dinamici, se no qua… peraltro noi mettiamo il palco laddove c’è la parte più… diciamo… flessibile…”.

Poco dopo, alle ore 12,34, Gianluca Guarnaccia, dipendente della Barbieri, riferiva a Leonardo Caracciolo di una forte discussione intercorsa tra Tucci e Occhiuto in ordine ai carichi dinamici sulle travi e all’accesso alle vele.

In particolare, Guarnaccia riferiva delle paure del direttore dei lavori nel caso in cui i partecipanti alla manifestazione avessero iniziato a saltare sulle travi… Le paure di Francesco Tucci erano legate evidentemente al fatto che nessun esame previsto dalla normativa era stato effettuato sulle travi, né sui bulloni che legavano le travi stesse. Nel prosieguo, i due prospettavano quindi i possibili pericoli derivanti dalla scelta di procedere ugualmente all’inaugurazione della piazza.

Nonostante la mancanza del collaudo ed il mancato rispetto della procedura prevista dalla normativa per la consegna anticipata dell’opera, veniva quindi svolta la cerimonia di inaugurazione di piazza Fera/Bilotti prevista la sera del 17 dicembre 2016, secondo il volere del sindaco di Cosenza.

Il giorno seguente Francesco Tucci interloquiva con Luigi Zinno sull’apertura della piazza nonostante la mancanza del verbale di collaudo statico delle opere. Quest’ultimo, con toni perentori, reputava illegittima tale scelta in quanto non era stata rispettata una delle condizioni per la consegna anticipata dell’opera…

TUCCI: La norma di calcolo è la C3, la norma più severa. Sono 500 chili per sale da ballo, tribune, locali di spettacolo

ZINNO: Sale da ballo, mi hai già risposto, sale da ballo…

TUCCI: No, non è così, ti spiego perché…

ZINNO: Ma tu l’hai fatta per 500? Sale da ballo?

TUCCI: Sì, sì, certo

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TUCCI: La norma dice “si tiene conto” nello stabilire che sono 500 chili, “si tiene conto anche degli effetti dinamici del carico”.

ZINNO: Perfetto, perfetto

TUCCI: Quindi se sono 3 persone che ballano, nessun problema, d’accordo

ZINNO: Ma più di 3-4 persone in un metro quadro, che ballano, ci stanno a filo…

TUCCI: perfetto

ZINNO: perché o ballano stretti stretti o saltano, se saltano…

TUCCI: Però ascolta, siccome lì si può saltare… allora, siccome lì c’è una luce di 23 metri, libera…

ZINNO: Sì

TUCCI: Con una trave in acciaio…

ZINNO: Ma lascia stare, adesso stai facendo un altro ragionamento

TUCCI: E’ questo il ragionamento… stiamo parlando di piazza Bilotti

ZINNO: Ma la piazza è dimensionata per 500 chili?

TUCCI: Oh, però la piazza… però sopra la trave del museo…

ZINNO: Sì

TUCCI: Sopra la trave del museo, siccome la trave ha una flessibiltà eccessiva, ad evitare gli elementi secondari, c’ho scritto…

ZINNO: No, Francè, senti un attimo…

TUCCI: … Possono danneggiarsi, ci deve mettere il palco

ZINNO: Ma chi l’ha fatta questa cosa?

TUCCI: Io

ZINNO: E tu chi sei?

TUCCI: Perché non c’è il collaudo, e stabilisco io se e come utilizzare la piazza

ZINNO: Non c’è il collaudo? Se non c’è il collaudo statico…

TUCCI: Hai capito? Bravo!

ZINNO: Se non c’è il collaudo statico siete pazzi. Lui è pazzo se ha aperto la piazza

TUCCI: Oh! No, sono pazzo io non lui… che gliel’ho fatta aprire

ZINNO: Ma tu non gliela potevi far aprire…

TUCCI: No, no… sono andato in questura e gliel’ho detto

ZINNO: In questura? Là c’è una norma che prevede l’utilizzo provvisorio, come sai meglio di me e non te lo devo dire io… una delle condizioni per la presa in consegna anticipata delle opere è, tassativa, il collaudo statico delle opere.

TUCCI: E si però dai…

ZINNO: E’ nella norma, se tu non hai fatto il collaudo statico…

TUCCI: E’ una (volgarità), perché per i ponti dell’Anas, quando ho lavorato con l’Anas, noi diamo anche agibilità provvisoria al tratto.

ZINNO: Ma che cazzo dici Francè? Adesso mi fai arrabbiare. Tu hai il potere di farmi arrabbiare.

TUCCI: No

ZINNO: Collaudi provvisori ne abbiamo fatto… collaudi non ne esistono, esiste la consegna parziale. La consegna parziale… anticipata veramente si chiama. La consegna anticipata esiste al verificarsi di categoriche condizioni. All’interno di queste categoriche condizioni c’è il collaudo statico, se non c’è non puoi aprire la strada.

TUCCI: E non c’è ancora

ZINNO: E infatti se non c’è il collaudo statico siete pazzi

TUCCI: Sì, ho convinto io il questore

ZINNO: Ma che hai convinto? Non è che tu puoi convincere contro norma. A me ieri mi hanno chiamato e gli ho detto non fate questa cosa…

TUCCI: Hanno accettato…

ZINNO: Hanno accettato? Questa è una responsabilità quanto una casa… io non avrei… ma come cazzo fate?

TUCCI: perché quello è pazzo

ZINNO: sei pazzo tu… Guarda che se vi fanno una denuncia… parola d’onore, non la dire questa cosa… Se vi fanno una denuncia, rischiate…

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