Cosenza, il Comune crea disagi persino a chi deve pagare le bollette dell’acqua

Da anni, nel Comune di Cosenza, ci si lamenta dei mancati incassi derivanti dal pagamento delle bollette dell’acqua che, tra le altre cose, arrivano nelle cassette postali dei cosentini sempre con notevole ritardo rispetto alla data di scadenza riportata sulle stesse. In questi giorni il tutto si ripete ma, come ormai d’abitudine, a complicare la vita dei cittadini vi è il famigerato MAV, da pagare presso Ubi Banca o presso un istituto di credito che li accetta.

Inutile dire che chi ha pensato di ricorrere a questo strumento ha ignorato completamente le esigenze di migliaia di persone anziane che hanno il conto alle Poste, ente non abilitato al pagamento dei MAV, infischiandosene anche del fatto che, essendo ancora in corso una pandemia di portata globale, scegliere un solo istituto di credito come canale preferenziale non è da ritenersi una scelta esattamente felice per diversi motivi.

Primo fra tutti, non si può entrare in banca liberamente ma bisogna sostare fuori, in piedi ovviamente e per molto tempo con qualsiasi condizione climatica, anche più di un’ora, cosa che è pesante per i giovani, figuriamoci per gli anziani. In secondo luogo, le file che si creano all’esterno delle banche sono da ritenersi degli assembramenti, cosa che sarebbe utile evitare in questo momento storico. Se a ciò andiamo a sommare qualche furbata di qualche impiegato di banca che con la scusa di censire il cittadino per effettuare il pagamento lo obbliga ad aprire un conto corrente, diciamo che il quadro può ritenersi completo. Inutile girare alla ricerca di qualche tabacchino che accetti di pagare questi MAV, a Cosenza non se ne trovano o sono talmente rari e la prassi è talmente farraginosa da scoraggiare chiunque ad usufruire del servizio. Ciò che si evince con forza è la mancanza assoluta di buon senso. Perché non inviare ai cittadini bollettini postali così da permettere a chiunque di pagare l’acqua al tabacchino o alle Poste senza dover complicare la vita al prossimo? Di sicuro le persone non si scoraggerebbero e le quote riscosse sarebbero sicuramente maggiori. Viva la semplicità!

Antonio Marano
Buongiorno Cosenza