Scandalo al Servizio d’emergenza medica del 118 di Cosenza. Ha dell’incredibile quanto accaduto in due circostanze nel mese di febbraio. Una dirigente in servizio nella centrale operativa di Cosenza, con il turno dalle 8 alle 20, ha utilizzato un’ambulanza, con tanto di operatori – nel caso specifico infermiere, volontario e autista -, affinché portassero i suoi “delicatissimi” cagnolini a fare i bisognini. Non è uno scherzo, purtroppo, ma è semplicemente la verità, emersa giorno dopo giorno in maniera sempre più grottesca tra chi lavora seriamente al 118.
In pratica, è accaduto che domenica 17 febbraio e sabato 23 febbraio, la signora dirigente in questione ha convocato in centrale gli operatori delle ambulanze e quando ha dovuto dire di cosa si trattava, ha consegnato loro le chiavi di casa sua chiedendo loro di andare lì, di prendere i cani e di portarli fuori per fare i loro bisogni. Distraendo così una importante risorsa dal territorio già carente di mezzi; un fatto gravissimo.
Gli operatori hanno eseguito, ma chiaramente hanno informato del fatto i loro superiori, che a questo punto hanno preso provvedimenti. Il direttore del 118 Riccardo Borselli infatti ha investito della questione l’Ufficio Procedimenti Disciplinari, che ora dovrà decidere il da farsi.
Ma chi è questa “campionessa”, che passerà certo negli annali della storia della sanità cosentina? Si chiama Francesca Lupia ed è una dirigente medico della centrale operativa del 118 con un incarico di fiducia di valutazione delle croci private dato dal direttore Riccardo Borselli circa 8 anni fa.
Nel corso della campagna elettorale per le Regionali del 2014, quelle vinte da Oliverio, la signora Lupia entra nel “giro” di Enza Bruno Bossio e di Carletto Guccione e si spende per la causa del Pd portando anche la sua quotazione di voti. In questo periodo per tutti, al 118, Francesca Lupia è la “pupetta” della terribile Madame Fifì, al secolo Enza Bruno Bossio. In particolare, come testimonia anche la foto che pubblichiamo estrapolata proprio dall’album di Madame Fifì, la portava in giro durante la campagna elettorale ad incontrare i volontari, forte del suo incarico come referente dei volontari (le cosiddette croci private) accreditate al 118. Un bel pacchetto di voti, non c’è che dire.
Dopo la vittoria di Oliverio, come premio per il suo impegno, diventa referente dell’area dello Jonio del 118 fino a che Iacchite’ pubblica una ormai famosa lettera firmata da medici, infermieri e autisti del servizio 118 dello Jonio cosentino.
Citiamo testualmente da quella famosa lettera risalente al giugno 2018.
“… All’indomani del voto regionale con la vittoria di Mario Oliverio, l’Asp di Cosenza – direttore generale Gianfranco Filippelli – nell’aprile 2015 avvia una serie di nomine con delibere di cui usufruiscono Dirigenti Medici vicini al Governatore. Tra le tante a noi preme entrare nello specifico di una nomina a “Referente aziendale dell’area jonica” per il 118 del Dirigente Medico Francesca Lupia. Precisiamo che tale nomina non è più prevista da quando le Aziende sono state accorpate.
Lo stesso sindacato CONFIAL in una recente nota recita cosi:”Il sindacato Confial ha denunciato e contestato la nota con la quale nell’aprile 2015 la direzione generale dell’Asp istituiva la figura del referente del 118 per l’area jonica, in realtà non prevista nell’atto aziendale e confliggente con i compiti e le funzioni proprie della dirigenza medica e della direzione del servizio 118, riconducendo a tale decisione le difficoltà organizzative che negli ultimi tempi stanno verificandosi in tutta l’area ionica cosentina”.
La Dirigente, inizialmente in quota Guccione (che in seguito abbandona per i contrasti maturati nel tempo con il Governatore per buttarsi tra le braccia di Oliverio, Bruno Bossio e compagnia cantante), viene premiata per la sua fedeltà con un incarico in mancanza di una pur qualsiasi minima competenza.
Da qui in poi per tutto il personale del 118 inizia un vero e proprio calvario. La Dottoressa avvia un gioco ignobile in cui si confonde il diritto alla salute con il dovere di appartenenza politica, fatto di ricatti e minacce continue contro il personale del 118. Un disegno autoritario e accentratore con un accanimento verso gli operatori, che in una condizione già critica cercano al meglio di soddisfare i bisogni di salute della popolazione.
L’epilogo di questa situazione? La fuga di tanti professionisti non più disposti a subire le angherie continue, la postazione di emergenza di Cassano che rischia la chiusura con conseguenze inimmaginabili sulle già esigue risorse del territorio (condizione denunciata attraverso un comunicato stampa dal consigliere regionale Gallo), medici precari che rinunciano agli incarichi, personale infermieristico che cerca nuove collocazione, autisti di provata esperienza stanchi di subire continui richiami sul loro operato.
Con l’estate alle porte in una tale condizione il servizio 118 sarà in grado di garantire efficienza e funzionalità? Sappiamo che il Direttore Generale Raffaele Mauro è a conoscenza di quanto sta accadendo nell’area jonica. Perché non prende delle decisioni in merito? Perché non rimuove dall’incarico la responsabile di tale situazione? Non vorremmo che debba accadere l’irreparabile per arrivare conseguentemente ad una determinazione nel merito. Noi da parte nostra cercheremo di soddisfare i bisogni di salute del territorio garantendo professionalità e competenza a dispetto di chi rema contro. Firmato medici, autisti e infermieri 118 Jonio“.
Morale della favola: grazie anche alla “potenza” di Iacchite’, l’incarico viene clamorosamente annullato e revocato e così, da giugno dello scorso anno, la signora Francesca Lupia è ritornata alla base. Non è passato neanche un anno ed ecco che la Nostra si rende protagonista dello scandalo del giorno della sanità cosentina. E siamo felici di essere ancora noi di Iacchite’ a smascherarla per come merita ampiamente e in maniera sacrosanta.