Cosenza, sanità venduta. Cosa si aspetta a revocare l’appalto del Cup della Premiata Ditta Bettelini&Borromeo?

Più volte il nostro giornale ha portato in risalto e quindi alla conoscenza della pubblica opinione le malefatte che quotidianamente vengono commesse all’ Asp di Cosenza e delle quali, dopo anni e anni di colpevole ritardo, si è accorto anche il porto delle nebbie diretto dal procuratore Gattopardo. Nell’ultima inchiesta tra le persone coinvolte c’è anche la dirigente Giovanna Borromeo, compagna dell’ingegnere Sosto ma anche “compagna di merende” della ormai ex commissaria venuta dal Nord, la signora Simonetta Cinzia Bettelini, che ormai è da tempo in Sardegna dopo aver ricevuto l’ultimo incarico dal suo celeberrimo “protettore”, il potentissimo Andrea Urbani.

Ma sono ancora visibili a tutti – forse anche al Gattopardo di cui sopra – le ultime prodezze di questa banda di truffatori e truffatrici come per esempio il “regalo” con affidamento diretto fatto ad una società di nome Covisian per un servizio scadentissimo (i servizi di front office in particolare quello del Cup, ufficio prenotazioni) a fronte di un esoso importo di 5 milioni di euro in 2 anni ad opera della Premiata Ditta B2, Bettelini e Borromeo appunto.

Ora, scorgendo bene e navigando ad altissima velocità su internet, tutti possono rendersi conto che la società che ha avuto in regalo la gestione del Cup (Ufficio prenotazioni, servizio pessimo e con sperpero di denaro pubblico poiché le prestazioni sanitarie possono essere prenotate comodamente in farmacia sotto casa…) è presente per la gestione dello stesso servizio (Cup) nella ASL Napoli 3… E qui, gatta ci cova !!! Sapete perché? Il direttore generale della medesima ASL è un altro nostro “cliente” abituale, l’ingegnere Gennaro Sosto, uomo del Cinghiale, ovvero colui che è legato sentimentalmente ed affettivamente alla Borromeo, fino a prova contraria ancora (!!!) responsabile dell’Ufficio gare dell’Asp di Cosenza nonostante sia stato acclarato che la sua assunzione è illegittima...

A questo punto però la Guardia di Finanza, che quotidianamente è presente nel palazzaccio di via Alimena, dovrebbe segnalare al procuratore Gattopardo che questa signora deve sloggiare al più presto dal suo ufficio che occupa in maniera abusiva ed illegittima. Nel frattempo, nonostante il Gattopardo abbia abbaiato, la sanità cosentina continua a fare affari di famiglia con eminenze grigie e colletti bianchi che sguazzano e macinano pecunia. Mentre le casse languano e la gente muore, la cricca continua a regalare appalti milionari nonostante le patetiche “operazioni” del procuratore più corrotto d’Italia che ormai pensa soltanto a salvare il suo fondoschiena sempre più flaccido e cadente.