Covid, Calabria allo sbando. Rifondazione: “Ma Speranza c’è o ci fa?”

Il servizio della trasmissione “Titolo V”, andata in onda su RaiTre e in particolare l’intervista al commissario per la sanità nominato dal governo Conte1, quello M5S – Lega è uno spettacolo desolante quanto a incompetenza manifesta in una regione che è diventata zona rossa perché la sanità pubblica è talmente malmessa che se cresce il numero dei pazienti covid non ci sarebbe la possibilità di assisterli.

Chi è questo commissario che non sa nemmeno dove si trova ma che immagino sia ben retribuito? Un generale dei carabinieri in pensione. Quale competenza può avere un generale sui sistemi sanitari? Si direbbe poca, di certo ci ha messo poco impegno. Probabilmente ha preso la carica come un premio alla carriera dalla maniera con cui risponde.

Fu nominato nel 2018 e la scelta fu annunciata dall’allora ministra della sanità Giulia Grillo (M5S ora dissidente con Di Battista) con squilli di trombe: “Legalità!”.

La cosa ridicola è che la Lega (che era al governo quando fu nominato Cotticelli) ora chiede le dimissioni di Speranza. La stessa cosa fanno gli alleati dei leghisti di Fratelli d’Italia.

Il Presidente del Consiglio Conte comunica che Cotticelli sarà sostituito.

In realtà viene fuori la pochezza dell’opposizione di destra quanto del governo. Che questo Cotticelli non stava facendo una mazza non se ne erano accorti durante l’estate? La destra che governa la Regione Calabria e il ministero della sanità avevano bisogno di un giornalista e di una trasmissione tv per accorgersene?

La giunta regionale aveva chiesto la rimozione ? Lo ha fatto qualche parlamentare calabrese ? E Speranza invece di scrivere un libro poi ritirato non se n’era accorto?

Come mai si è arrivati a questo punto? La demagogia la può fare il cittadino al bar (ora neanche questo è possibile) non la classe dirigente che dovrebbe rendere conto del perché si sia determinata questa situazione.

Una cosa è certa: con gli slogan qualunquistici e la riduzione della complessità della politica a questione di ordine pubblico non si va da nessuna parte. La rivoluzione è una cosa seria.

Maurizio Acerbo

Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista