Covid Cosenza. Occhiuto non incanta più nessuno: solo chiacchiere e becera propaganda

Certo che, a leggere l’ultimo comunicato stampa del sindaco di Cosenza, ai suoi concittadini saranno tremati i polsi dalla forte emozione… Il cazzaro sembra essersi allucinato sulla via del coronavirus, cambiando totalmente opinione sui controlli e sulla situazione di emergenza.

Lui, che è sempre stato l’uomo della movida, delle luminarie, degli scarsi controlli, anche a scapito della legalità, oggi cerca di animare un fronte contro gli assembramenti, la disinvoltura nell’affrontare l’emergenza, l’abbandono di una politica sanitaria severa, naturalmente solo perché ha fiutato, come un decennale cane da tartufo, odore di popolarità.
Nulla è cambiato da quando presentava ai cosentini plastici e rendering di ospedali futuristici e irrealizzabili invece di sedersi attorno ad un tavolo con le istituzioni e decidere il da farsi per offrire una sanità degna di questo nome ai suoi concittadini.
Nulla è cambiato da quando preferiva parlare dei fondi della metropolitana facendo “culo e camicia” con Palla Palla, al secolo Mario Oliverio, che gli passava i “soldini” sottobanco, invece di parlare del nuovo ospedale di Cosenza.

Nulla è cambiato da quando pubblicava “fantasiose” ordinanze su assunzioni di sanitari all’ospedale, tutte puntualmente bocciate dal Prefetto perché illegittime.
Pura propaganda, perché un uomo di così bassi principi, che sarebbe capace di calpestare cadaveri pur di conquistare un posto al sole, persino sulla salute dei cosentini e dei calabresi, è capace di fare propaganda su di una spaventosa pandemia. Persino davanti alle ambulanze dove la gente muore.

Oggi il cazzaro assume le sembianze di falso (più o meno come i collaudi di… piazza Fera) paladino dei poveri manifestando gli ultimi sprazzi di un mandato da sindaco nel quale ha “brillato” – si fa per dire – solo per arroganza e illegalità. Firma appelli per l’ospedale da campo, quando solo venti giorni fa gioiva al suo smantellamento.

Produce una quantità enorme di comunicati stampa per chiedere alle comunità di unirsi alla “rivoluzione” (de sto…) e chiama a raccolta i sindaci, li invita ad “indossare la fascia, e insieme ai rappresentanti in Consiglio comunale, a ritrovarci sabato 17 aprile” per manifestare, quando dovrebbe sfilare per le vie della città con una maschera… Dovrebbe piuttosto alzare il telefono e chiedere a quella “macchietta” di Spirlì, amico suo, perché non ha assunto i sanitari pur avendo la disponibilità dei fondi Covid.

Occhiù, la prossima volta che vai davanti all’Annunziata, a fare campagna elettorale “a favore” di telecamere, confessa tutti i crimini che tu e tuo fratello avete perpetrato ai danni deli calabresi per avvantaggiare la sanità privata dei vostri compari di merende e distruggere quella pubblica. Ma questo ormai lo sanno tutti i cosentini, che non si lasciano più ipnotizzare dalle chiacchiere di questo truffatore conclamato e pure mafioso.