Crotone, il calvario continua: il Cagliari passa allo Scida (0-2)

di Marco Gaetani

Fonte: Repubblica

CROTONE – Serviva un Leonardo per rianimarne un altro. L’arrivo sulla panchina del Cagliari di Semplici restituisce la copertina a Pavoletti, uomo del destino in una sfida, quella contro il Crotone, da far tremare i polsi per ragioni di classifica. I rossoblù ritrovano un successo che mancava dal 7 novembre alla prima uscita agli ordini del nuovo tecnico, che non inventa grandi cose dal punto di vista tecnico ma viene premiato dalla scelta dell’ex centravanti del Genoa, autore della rete che ha fatto precipitare i pitagorici verso la sesta sconfitta consecutiva. Il Cagliari ha sofferto in avvio, ha avuto bisogno di prendere le misure dopo i primi 20 minuti, poi ha semplicemente fatto valere la qualità di una rosa che senza la confusione tattica di questi mesi avrebbe probabilmente ben altra classifica.

Crotone impreciso

Stroppa non può rinunciare alle fiammate di Ounas e alla tecnica di Messias, decide dunque di schierarli entrambi a ridosso di Di Carmine, ancora una volta preferito a Simy. La prima di Semplici è sulla scia dello spartito seguito in anni e anni alla Spal: 3-5-2 il più ordinato possibile, anche se sorprende la scelta di far agire Duncan come perno centrale della mediana dirottando Marin da mezz’ala. L’ex Sassuolo e Fiorentina, però, ha grande presenza fisica e interpreta il ruolo consapevole dei propri pregi e difetti. Il pomeriggio del Cagliari rischia di mettersi male molto presto, con Ounas che semina il panico sulla trequarti e dà il via a un’azione che Di Carmine non trasforma in rete per una questione di millimetri. Anche Messias avrebbe una chance per il rapidissimo vantaggio ma alza troppo la mira. Gli strappi di Ounas sono letali nella prima mezz’ora di gara, i centrali del Cagliari non riescono a trovare il tempo giusto per l’uscita e quando Ceppitelli e Rugani si ritrovano in uno contro uno finiscono per pagare dazio. Ma il Crotone, per quanto riesca a rendersi pericoloso fino ai 20 metri, manca nella stoccata finale, in un primo tempo nel quale deve affrontare anche gli infortuni di Vulic e Molina.

Quattro minuti decisivi

La pressione dei padroni di casa sembra trovare lo sfogo giusto a inizio ripresa, ma il colpo di testa di Eduardo Henrique, entrato nel corso del primo tempo, viene scacciato via da Godin, provvidenziale sulla linea. Come è accaduto troppo spesso quest’anno, il Crotone si perde all’improvviso. Lykogiannis riceve sulla sinistra e mette in mezzo un cross lungo, sul secondo palo, dove Pavoletti sovrasta Luperto con uno stacco imperioso e batte l’incolpevole Cordaz dando una frustata spaventosa con il collo. Nandez, l’altra sorpresa orchestrata da Semplici, che lo impiega da esterno a tutta fascia sulla destra, trova spazio in area, stringe sul sinistro e impegna Cordaz: Magallan si addormenta, Pavoletti no. Il centravanti arriva sul pallone e viene scalciato da dietro, nessun dubbio sul rigore e poche esitazioni anche per Joao Pedro, che risolve pratica e partita incrociando il destro sotto la traversa.

Lykogiannis accende il finale

Ad animare l’ultima mezz’ora è la sciocca espulsione per doppio giallo rimediata da Lykogiannis, con una trattenuta sull’ennesima ripartenza di Ounas: il fatto che il migliore del Crotone – per lui anche un palo nel finale in una concitata azione nell’area sarda – sia un ragazzo che con il Cagliari non trovava spazio la dice lunga sul gap qualitativo tra le due squadre. Al novantesimo c’è anche spazio per un acuto di Cragno, bravissimo su una punizione di Pedro Pereira. Il Crotone inizia a vedere davvero da vicino la Serie B, il Cagliari, invece, vuole provare a smettere di pensarci. Anche se la strada è lunga e Semplici, che a fine partita raduna i suoi per fare il punto, sembra esserne pienamente consapevole.

I rimpianti di Stroppa

CROTONE – C’è molta amarezza nelle parole di Giovanni Stroppa dopo la sconfitta interna del suo Crotone contro il Cagliari: poteva essere la partita in grado di riaprire il discorso salvezza, rischia di essere diventata quella che chiude il discorso. “Questa partita ci avrebbe dato la possibilità di agguantare quelle davanti e di sentirci vivi, questa rincorsa era già difficile e ora lo diventa ancora di più, è davvero un peccato”, afferma il tecnico ai microfoni di Sky Sport.

Eravamo padroni del campo

Convincente per circa un’ora, il Crotone si è sciolto all’improvviso con la prima occasione concessa agli avversari: “Eravamo padroni del campo, nell’episodio del gol potevamo e dovevamo fare sicuramente meglio. Fin lì non avevamo concesso nulla, creando anche molto. Siamo stati probabilmente poco bravi e sfortunati, penso ai pali che abbiamo preso nel finale. Per il resto la squadra ha fatto una prestazione importante, ho poco da dire ai ragazzi”.

CROTONE-CAGLIARI 0-2 (0-0)Crotone (3-4-2-1): Cordaz; Magallan, Golemic, Luperto; Rispoli (19′ st Reca), Vulic (20′ pt Zanellato), Molina (39′ pt Eduardo Henrique), Pedro Pereira; Messias, Ounas; Di Carmine (19′ st Simy). All.: Stroppa
Cagliari (3-5-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Rugani; Nandez, Marin, Duncan (20′ st Deiola), Nainggolan, Lykogiannis; Pavoletti (20′ st Simeone), Joao Pedro (32′ st Asamoah). All. Semplici
Arbitro: Fabbri
Reti: 11′ st Pavoletti, 15′ st rig. Joao Pedro
Ammoniti: Di Carmine, Magallan, Rugani, Ceppitelli
Espulso: Lykogiannis
Recupero: 4′ e 3′