Evelina la patatina vuole fare il vicesindaco

Ha raggiunto il suo scopo, almeno per il momento: quello di continuare a brindare con sciampagna e caviale, tutte le sere, a spese dei caggi.

Era questo lo scopo di Evelina la sovversiva, passata da qualche mese a questa parte nelle file di Occhiuto. Da quando Adamo non le paga più gli alimenti, così come ha riferito lei pubblicamente, da quando Loiero non le manda più l’assegno di cittadinanza, da quando i beni della famiglia sono volati via, l’unico suo pensiero è stato questo: se non trovo una svolta, vuoi vedere che mi tocca andare a lavorare sul serio questa volta?

E così, in preda al panico, ha pensato bene di giocarsi una ultima carta: mettersi con Occhiuto, dopo averne tentate tante e tutte fallite.

scalzone eva piperno Ma il problema è: una come lei che lavoro potrebbe fare? Nessuno, perché non ha mai avuto un mestiere, se non quello di organizzare feste tutte le sere. Beata lei. Ha sempre vissuto di riffa o di raffe di denaro pubblico. In questo suo “passaggio” non si è fatta scrupolo di vendersi totalmente quel poco di storia, umana e politica, che l’aveva caratterizzata nel corso della sua vita, per un bicchierino di prosecco. E poco importa se il passaggio culturale e politico è agli antipodi: dalle teorie di Negri, Scalzone e Piperno alle feste al Boulevard. Per amor di popolo cosa non si farebbe. Capisco e comprendo chi cambia idea. Ci mancherebbe, solo gli stolti non lo fanno.

Ma qui, diciamoci la verità, il “cambiamento” è radicale, all’opposto della sua stessa natura, si capisce subito che l’ha fatto per convenienza, non certo perché convinta. I denari non circolano più come un tempo, e uno stipendio fa comodo. E poi, questa, è stata anche per lei l’occasione giusta per rendere qualche pariglia a Madame Fifì.

strega-696x522La vittoria di Occhiuto, adesso lei pensa, la mette al sicuro dal rischio di andarsi a trovare un lavoro, e magari, pensa pure che a breve potrà permettersi ancora il filippino a nero. Perché è sicura che un posto in giunta è suo. Molto probabilmente Occhiuto la chiamerà come vice sindaco. Una investitura pubblica per ringraziarla del suo impegno e presentarla alla città come persona a lui fedele. Oltre a sancire la sua entrata nel cerchio magico dell’intrallazzo. E poi questa carica potrebbe tornare utile, ad Occhiuto, qualora dovesse incappare in qualche guaio giudiziario.

A quel punto subentrerebbe lei che è persona fidata, e completamente assoggettata, e potrebbe continuare a curare gli intrallazzi di Occhiuto. Dalla teoria della “liberazione” alla pratica dell’intrallazzo, come potete vedere anche voi, il passo è stato breve.

Quello che però non ha calcolato, Evelina la patatina, o meglio che fa finta di non vedere, è che questa possibilità che arrivi la Legge anche a Cosenza, oggi, è più che concreta. E non sarà certo per discutere se Occhiuto è ineleggibile o no (che rimane sempre una questione aperta); oppure per dar seguito alle inchieste sugli affidamenti spezzatino, che fin quando resteranno in mano alla procura di Cosenza, Occhiuto può dormire sonni tranquilli; ma come lei ben sa, la questione giustizia riguarda gli  accordi che Occhiuto ha stretto con il Diavolo.

Qui non siamo di fronte a qualche probabile inciampo “amministrativo” che potrebbe prevedere la sospensione momentanea del sindaco, qui siamo di fronte a fatti gravi e socialmente pericolosi che, se accertati, porterebbero ad uno scioglimento immediato del consiglio comunale. E tutti dovranno lasciare le poltrone.

Anche la patatina, altro che sostituzione. Fatti e circostanze a cui, sempre come lei sa bene, lavorano da oltre un anno i PM della DDA di Catanzaro. E, come lei sa, non sono chiacchiere. Anche negli ambienti radical chic, di queste “cantate” dei pentiti se ne parla da tempo. Dunque, fossi in lei, aspetterei a stappare quello sciampagnino. Perché la parola fine a questa storia ancora non è stata scritta. E poi, un consiglio alla patatina: ricordati che ride bene chi ride per ultimo, così come querela bene chi querela per ultimo.

La redazione