Il nome di una donna per la Cittadella Regionale (di Michele Giacomantonio)

Ai Consiglieri regionali della Calabria

di Michele Giacomantonio

Volete intitolare ad una donna calabrese la Cittadella Regionale? Presi come siete da una attenzione verso le questioni di genere, attenzione che di solito dimenticate nelle tasche? Ebbene mi permetto di suggerirvi qualche nome: partirei da due braccianti, Angelina Mauro e Giuditta Levato, uccise nel corso delle occupazioni delle terre contro il latifondo; oppure una partigiana: Carmelina Montanari, di Siderno; passiamo alle donne in politica: Rita Pisani, che per la bellezza fu ritratta da Picasso e che per la forza contro le ingiustizie restò in trincea tutta la vita, ma se una comunista vi sembra eccessivo, allora eccovi Caterina Tufarelli Palumbo, che mi pare fosse democristiana e fu una delle prime donne sindaco in Calabria, magari assieme a Ines Nervi, maestra elementare pure lei diventata sindaca o ancora, cambiando contesto: Angela Maria Aieta, di Fuscaldo, uccisa dai boia di Videla in Argentina. Ma poiché siamo in terra di ndrangheta, magari potreste ricordare qualche donna uccisa dai clan: Maria e Natalina Stillitano, oppure Rossella Casini, o anche Graziella e Maria Maesano, che donne non erano ancora, essendo state uccise da bambine e infine Lea Garofalo.
I simboli hanno una loro potenza, usiamoli bene.