Madame Fifì sfida il Cinghiale, Presta torna a Roma

Non c’è pace tra gli ulivi. Verrebbe da dire pensando a Lucio Presta. Non ha fatto in tempo a fare la conferenza stampa per rimarcare la sua dedizione a questa campagna elettorale, che subito dopo è dovuto ripartire. Rientro previsto il fine settimana, forse.

Questa volta pare che a stare male non sia lui, che come si sa è cagionevole di salute, ma suo figlio. Al quale auguriamo, fuori da ogni ironia, una pronta guarigione. Comunque, a quanto si dice pare che non sia nulla di grave, uno svenimento. Qualcosa dovuta forse allo stress. Niente di grave per fortuna.

Ovviamente il papà ha deciso di stargli vicino, perciò ha fatto subito rientro a Roma. Insomma, pare non gliene vada bene una a Presta. Che era sceso, l’altro giorno da Roma, per mettere a tacere una serie di voci che lo vogliono distratto e disinteressato a questa campagna elettorale.

L’accusa arriva da tutti i suoi alleati che vedevano in lui il traino al quale agganciarsi per poter imbastire almeno uno straccio di campagna, e invece si sono trovati a fare i conti con il suo immobilismo.

Anche il PD, che finora il massimo che è riuscito a mettere in campo è stato un manifesto con la scritta Presta sindaco, si è lamentato con Presta sulla sua scarsa partecipazione. Al punto che i rapporti tra il candidato a sindaco e i maggiorenti del PD locale del partito di Renzi, sembrano essere ai ferri corti. Nonostante i tentativi di Presta e del PD di far passar l’idea che tra di loro tutto va bene madama la marchesa. Cosa alla quale non crede nessuno.

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Neanche chi pubblica articoli che sostengono che tra il PD e Presta tutto è tranquillo. Chiunque frequenta la sede del PD sa che non è così. Come lo sanno tutte le altre liste a lui collegate. Non corre buon sangue nella coalizione. E c’è chi pensa che questo tira e molla di Presta in realtà nasconda qualcosa di altro.

Per esempio, Presta potrebbe sapere di non essere più della partita. Nel senso che: arriva la DDA e commissaria il Comune, perciò niente elezioni almeno per 18 mesi. Ergo, chi glielo fa fare ad impegnarsi se da qui a breve tutto salterà? Non gli conviene spendere soldi per una campagna elettorale che potrebbe essere “interrotta” di colpo.

Ma evidentemente non ha il coraggio, o non può dirlo apertamente, così ogni settimana si inventa una scusa per non essere presente. Così nessuno gli può chiedere niente. Né soldi né impegno. Deve sapere qualcosa di importante Lucio. Qualcuno deve avergli spifferato che forse a Cosenza non si voterà. Altrimenti non si spiega il perché di questo suo “rinunciare” così, senza lottare a questa gara che ha fortemente voluto. Vi ricordate il suo racconto di quando disse che neanche Renzi era riuscito a persuaderlo dal non partecipare a questa competizione elettorale? Tanto ci teneva.

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Ma non c’è solo la “preoccupazione” che potrebbe non votarsi a Cosenza, a questa va aggiunta la presa di posizione di una dei suoi maggiori alleati: Madame Fifì. Che dal web dice chiaro a Renzi, fuori i cinghiali dal governo.

Una presa di posizione che imbarazza Presta, che come si sa di Renzi è amico. E che di fatto accende la miccia tra il cinghiale e Madame Fiffì. Una specie di scontro tra Titani. Nel quale Presta, evidentemente, non vuole trovarsi in mezzo. Ed è possibile che sia partito anche per chiedere come comportarsi, in questa situazione, a Lotti. Una situazione ingarbugliata quella delle elezioni a Cosenza, dove vige un caos che manco al Big Bang.

Questa situazione si è creata, anche perché, in molti si sono dovuti cuddrari per forza il pinnulu Presta, ed anche per loro ogni scusa è buona per dargli contro. Al punto che, oggi, è stata indetta una riunione dei “prestiani”, senza Presta. Che è la costante di questa sua campagna elettorale, non essere presente. C’è da scommetterci che l’argomento in discussione sarà di nuovo l’assenza di Presta. E per questo, più di uno è deciso a migrare verso altri lidi, magari meno sicuri da un punto di vista giudiziario, ma almeno di casa nostra, perchè a Cusenza si sa: meglio pane e cipuddra ara casa mia, ca pasta e carni ‘mmianzu a via!

GdD