Rende, ce la farà il sindaco Pinocchio a (ri)nominare Pino Munno assessore?

Il sindaco di Rende Marcello Manna, alla vigilia di Capodanno, ha notificato ai suoi assessori il ritiro delle deleghe.
La prima reazione, di cui abbiamo dato notizia, è stata quella dell’assessore Vittorio Toscano che non ha gradito e lo ha scritto a chiare lettere.
Mugugni, tensioni, lotte intestine, veti incrociati.
Il più agguerrito, ed anche questo lo abbiamo scritto, è il Cinghialotto, alias bancomat, alias uomo della sanità, quel Ponzio, non Pilato, che è il vero dominus della vita politica rendese.

Tiene stretto in pugno il sindaco abbronzato-imbronciato che deve soggiacere ai ricatti, alle minacce del Ponzio non Pilato, forte di una cinquina di consiglieri senza la quale Manna andrebbe a casa.

Ma la notizia più ghiotta ed insieme tragica e comica è la notizia della eventuale nomina di Pino Munno, in quota Forza Italia, con un passato “multicolore”: ex socialista, ex verde, ex di tutto ed anche ex assessore della Giunta Bernaudo.
Pino Munno la spunterebbe perché l’altra consigliera comunale, Blasi, essendo nipote del mammasantissima Ennio Morrone, non sarebbe gradita ai vertici del partito di Berlusconi ed in particolare alla Jolita cosentina (la Santelli, vrigogna da facci sua).
E, pertanto, verrebbe nominato quell’ex assessore alla manutenzione della Giunta dell’ex sindaco Bernaudo, al quale fu tolta la delega, in extremis, perché accusato di aver concesso, in tre anni, lavori di somma urgenza a ditte “di fiducia” per un importo di quasi nove milioni di euro, creando le basi per quel famoso dissesto finanziario che portò il Commissario, la Commissione d’accesso e lo stesso Bernaudo a compiere scelte drastiche ed i cittadini rendesi a subire un salasso tributario.

Il Munno, personaggio ambiguo, fu anche accusato di avere una ditta compiacente, molto compiacente e  per questo la vicenda delle somme urgenze fu attenzionata dagli organi inquirenti e dalla stessa DDA.
Ora, Manna lo nominerebbe incurante di tutto ciò.
Perché?
Come giustifica il sindaco Pinocchio, il sosia di Carlo Conti, questa nomina con il pianto sul dissesto che quotidianamente versa per giustificare ritardi e vuoti amministrativi?
E quale delega conferirà al Munno, che già in questi mesi si è occupato della morente Multiservizi, con una città sporca, più sporca, disorganizzata e certamente più indebitata?
Abbiamo pensato, e non scherziamo, che probabilmente gli assegnerà la delega al Bilancio ed alle Finanze, per poter bene risolvere il problema del predissesto, del dissesto e del riordino.

Bravo Manna, così ti distingui per coerenza e linearità.