Rende, Riformisti: “Manna sacrifica lo sport e l’interesse pubblico sull’altare dei privati”

L’ultimo consiglio comunale straordinario sul caso  dello stadio Marco Lorenzon dimostra che a Rende anche lo sport, e in particolar modo il calcio, è stato sacrificato sull’altare degli interessi privati.

Il sindaco Manna, tra l’altro prevedibilmente assente al Consiglio, e la sua maggioranza confermano attraverso la loro azione politica-amministrativa di essere i campioni della difesa dell’interesse di pochi a discapito del bene comune, dei semplici cittadini e della collettività in generale.

La gestione e l’indirizzo dato ad alcuni importanti impianti sportivi della nostra Città, quali lo stadio Marco Lorenzon, la struttura dell’ex Azzurra Calcio sita in località Marchesino e i campetti da tennis di Commenda dimostrano  che il sindaco e i suoi collaboratori tendono a tutelare e a difendere ostinatamente pochi “eletti” imprenditori, gente che ha sostenuto attivamente e materialmente la loro coalizione durante l’ultima campagna elettorale e che proprio per questo ora vengono premiati attraverso un processo di privatizzazione selvaggia, infischiandosene delle norme urbanistiche, dell’interesse pubblico, dei cittadini e dei tanti sportivi rendesi.

L’impianto sportivo dell’ex Azzurra, per anni fiore all’occhiello del calcio giovanile calabrese e fucina di tanti giovani promesse, è stato affidato alla Società Rende Calcio (sic!) e ora versa in condizioni di abbandono, preda del degrado e dell’incuria, non si capisce quando e come i lavori di ristrutturazione dovranno partire, nel frattempo le famiglie dei giovanissimi calciatori rendesi sono state costrette ad iscrivere i loro figli nelle scuole calcio della vicina Cosenza.

I campi da tennis di Commenda sono statti concessi ad un importante gruppo imprenditoriale locale per soli 10000€ annui (nella stesso quartiere il costo minimo mensile di un canone di affitto è di almeno 2000€), decretando la chiusura di una storia sportiva, rappresentata dal Tennis Club Rende, che ha portato alla ribalta il nome della città per 44 anni oltre i confini regionali.

Lo stadio Marco Lorenzon, chiuso da sette mesi, è interessato da un fantomatico e megalomane progetto di ristrutturazione che dietro l’apparente interesse sportivo, cela un mero indirizzo di natura commerciale. Il club, oggi ultimo in classifica, è costretto a giocare le partite casalinghe prima a Vibo e ora a Matera, il tutto ai danni dei tifosi biancorossi.

Nella seduta straordinaria i consiglieri di opposizione hanno chiesto che il Consiglio di Rende impegni con un voto il sindaco Manna a dare ai dirigenti competenti l’indirizzo di predisporre una proposta di delibera, da sottoporre all’approvazione dello stesso, che statuisca la revoca della delibera n° 24/19 del consiglio comunale, inoltre hanno chiesto che il sindaco ordini alla Rende Calcio 1968 s.r.l. di eseguire con urgenza tutti i lavori di adeguamento dello Stadio “M. Lorenzon“,  richiesti dalle competenti Autorità Calcistiche, per rendere l’impianto agibile, in modo da consentire alla squadra di sostenere le partite casalinghe sul terreno del Lorenzon, ma non hanno ottenuto alcuna risposta. Se le fortune del calcio rendese stavano a cuore al Sig. sindaco avrebbe dovuto fare carte false per essere presente.

Come Federazione Riformista vigileremo e ci opporremo fermamente a questo processo di privatizzazione e svendita del nostro patrimonio pubblico comunale, per noi viene prima l’interesse pubblico, dei cittadini e degli sportivi rendesi.

Lorenzo Principe e Mauro Stellato, Coordinatori della Federazione Riformista