Rifiuti, al “balletto” Santelli-Pallaria non ha abboccato nessuno (tranne caggi e prezzolati)

CROTONE – L’incontro di ieri alla Cittadella tra il presidente della Regione ed i prefetti delle cinque province calabresi è il segnale che la situazione è al collasso. Succede sempre così da quindici anni a questa parte. La mancanza di un efficiente sistema integrato di trattamento manda periodicamente in crisi la raccolta dei rifiuti, in gran parte concentrata sulla grande discarica privata di località Columbra, a Crotone. L’impianto, di proprietà dei fratelli Vrenna, ha imbarcato negli ultimi mesi 120mila tonnellate di rifiuti, quanti ne aveva chiesti l’ex governatore Mario Oliverio a pochi mesi dalle ultime elezioni regionali. La comunicazione ufficiale è partita martedì scorso e da oggi, venerdì 15 maggio – anniversario della nascita delle regioni cinquant’anni fa – Columbra non dovrebbe più accettare gli scarti dei selezionatori calabresi, comprese le ecoballe destinate all’inceneritore di Gioia Tauro chiuso per manutenzione.

“In un clima di grande collaborazione e di cordialità interistituzionale, unitamente alla volontà di portare avanti un percorso, si è affrontato il raccordo sull’emergenza dei rifiuti e si è deciso di dare avvio al monitoraggio periodico delle attività che andranno messe in essere per normalizzarne il ciclo” hanno comunicato dalla Cittadella al termine del faccia a faccia con gli ufficiali di Governo. “In questo senso è stato avviato un processo di condivisione più generale degli atti organizzativi, non solo per quel che riguarda la gestione dell’emergenza, nella comune volontà di dare avvio ad un nuovo percorso su una materia così delicata tra la Regione Calabria e le Prefetture calabresi”. Insomma, la situazione come al solito non è delle migliori, la spazzatura rischia di inondare le strade della regione più di quanto abbia fatto in queste ultime settimane.

L’ingegnere Domenico Pallaria, boss assoluto dei colletti bianchi della Regione, ha di recente trasmesso una bozza di ordinanza a Jole Santelli in materia di ‘Urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19’. La soluzione all’emergenza rifiuti passa, ancora una volta, dalla discarica dei fratelli Vrenna, con un ulteriore abbanco di 75mila tonnellate che alzerebbe ancora il livello dei rifiuti: da 161 a 168 metri. Dal dipartimento dei lavori pubblici hanno chiesto se una nuova sopraelevazione sia tecnicamente possibile e da Columbra hanno risposto positivamente. L’ordinanza è stata però bloccata dalla governatrice che prima di dare il via libera vuole vederci chiaro, capire il motivo dei ritardi nell’individuazione dei siti e nella realizzazione delle discariche pubbliche da parte degli Ato.

Alla Santelli non è sfuggito che “a distanza di otto mesi” dall’ordinanza del suo predecessore, Pallaria ha riproposto le “identiche motivazioni alla base della scelta di utilizzare la discarica privata per ulteriori 75mila tonnellate”. Circostanza, puntualizza, che “assume una maggiore rilevanza se si considera il fatto che le procedure amministrative per l’utilizzo delle discariche pubbliche, risultano cronologicamente avviate prima di quelle presentate dalla struttura privata. Pertanto, ritengo necessario e opportuno, prima di procedere all’autorizzazione di misure straordinarie, conoscere, attraverso una Sua urgente e dettagliata relazione – scrive la Santelli al suo dirigente – le reali motivazioni che impediscono di mettere in campo le iniziative finalizzate ad accelerare la realizzazione degli interventi pubblici in itinere e di dare impulso alle procedure amministrative precedentemente attivate”.

Oltre che alla Direzione generale del dipartimento ambiente ed agli Ambiti territoriali ottimali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, la nota del presidente della Regione è stata inoltrata al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola e Gratteri ed a quello di Cosenza Mario Spagnuolo.

Ma non lasciatevi impressionare: sono i soliti “balletti” di responsabilità che non porteranno a niente, come in tutti questi lunghissimi 15 anni. Solo chiacchiere messe in giro dalla solita “rete” di media prezzolati e al soldo della capra che sta alla Regione per far abboccare i caggi, come si dice a Cosenza…