San Lucido, la giunta di De Tommaso e l’indicazione per il presidente del Consiglio

Sabato 3 ottobre si insedierà il nuovo consiglio comunale di San Lucido. Dopo mesi terribili passati fra Covid-19, gestione commissariale e campagna elettorale, la ridente località tirrenica sta tornata alla totale normalità.

La netta vittoria della coalizione progressista guidata da Cosimo De Tommaso sulla coalizione guidata dal leghista Luigi Novello ha rispecchiato fedelmente la volontà popolare.

Il neosindaco De Tommaso non ha perso tempo ed insieme alla sua giovane squadra di governo si è messo subito al lavoro, non dando peso alle prime polemiche, qualcuna fisiologica da parte del (nuovamente) “trombato” Novello, e altre patetiche da parte di chi – nonostante la severa sconfitta – ciancia e riempie le pagine dei giornali di regime, che avevano già dato per certa la vittoria di Novello e ancora faticano a riprendersi.

De Tommaso ha subito indicato la giunta formata dai primi quattro eletti: Valeria Pizzuti (che sarà anche il vicesindaco), Floriana Chiappetta, Dario Presta e Giuseppe Di Bella, ciascuno di loro con un buon numero di deleghe in modo da potersi occupare appieno delle problematiche esistenti.

Per Renato Staffa, Cristian Marchese ed Eugenio Frangella, consiglieri non entrati in giunta, vi saranno delle deleghe particolari.

E poi c’è l’importante indicazione del presidente del Consiglio, che secondo molte indiscrezioni andrebbe a Catia Filippo, donna particolarmente impegnata nel sociale. Una scelta di spessore, che riporterebbe, pur se in una coalizione di più estrazioni politiche, la sinistra con un ruolo visibile nel consiglio comunale di San Lucido.

Una grossa soddisfazione per De Tommaso, che conferma ancora una volta la sua ferma volontà di dare visibilità a tutte le componenti che lo hanno sostenuto.

Per la minoranza saranno presenti in Consiglio il candidato a sindaco non eletto Luigi Novello, Roberta Provenzano, che è risultata la più votata in preferenze, Caterina Bruno, sorella del defunto sindaco Leverino, e Luca Morelli. Non sarà facile digerire la sconfitta ma dagli errori si impara sempre ed è abbastanza chiaro che chi credeva di poter ancora una volta condizionare l’elettorato ora si ritrova in estrema difficoltà.