Terme Luigiane, l’incredibile truffa del fango “farlocco” di Robertino e dei suoi compari

LE TERME LUIGIANE E L’INCREDIBILE TRUFFA DEL FANGO FARLOCCO DI ROBERTINO

Oggi finalmente viene certificato ufficialmente, anche se non ce n’era bisogno, che Robertino Occhiuto e la sua squadra di scagnozzi sono dei truffatori e vi spieghiamo subito perché. Come da voci di corridoio che si rincorrevano da giorni, il lecchino Iacobini (manager delle Terme Luigiane e pure delle Terme Sibarite), su ordine diretto di Robertino, ha annunciato ufficialmente ai quattro venti l’apertura del reparto di fangoterapia. L’argomento è già stato ampiamente trattato e discusso in loco, ma onestamente nessuno poteva credere che Robertino organizzasse l’ennesima truffa alle spalle dei calabresi, dimostrando che ormai il truffare per lui è un problema patologico, lui agisce per soddisfare il suo ego ormai incontrollabile e un pochino anche per fotterci tutti (cosa che lo diverte sempre, vista la caratura del parassita che è).

I fatti: gli assidui frequentatori della stazione termale ricordano molto bene anni fa durante una visita guidata delle sorgenti e del piazzale fanghi con un preparato biologo (ricordate bene biologo e non geologo…), come lo stesso spiegò tutto l’iter per la maturazione dei fanghi, iter che richiede almeno sei mesi di preparazione e maturazione.

Tornando ad oggi ed essendo di dominio pubblico (ci dicono che sono venuti a verificare anche alcuni consiglieri comunali, ed è cosa ben nota a tutti i lavoratori delle Terme) che i fanghi sono a maturazione da circa 10 giorni, qualcuno ci può spiegare come fa Robertino (che è al corrente di tutto) a dare ordine di aprire la fangoterapia?

Due sono le cose: o Iacobini è riuscito, da perfetto ignorante in ambito termale, a inventare un metodo di maturazione che riduce i tempi di ben 18 volte oppure la truffa ai pazienti è accertata.

Nel primo caso Iacobini potrà proporsi a tutte le stazioni termali italiane ed estere per minimizzare i tempi di preparazione del loro fango, quindi dimezzare stoccaggio, costi di produzione, mano d’opera eccetera, nel secondo caso vorremmo far riflettere pazienti e popolazioni di Guardia ed Acquappesa su quanto sta accadendo.

Dando per scontato che l’ipotesi di Iacobini diventato “re del fango” ci sembra da scartare, analizziamo a fondo la seconda. Il comunicato con il quale il servo di Robertino e dell’assessore Gallo annuncia l’apertura recita testualmente: ”A partire da 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶’ 𝟭𝟭 𝗔𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼, alle 𝗧𝗲𝗿𝗺𝗲 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗲 tornerà alla piena operatività anche il 𝗥𝗲𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗮𝗻𝗴𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮. La decisione è stata assunta ad esito delle 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 eseguite sugli 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 e, soprattutto, sulla scorta degli 𝗲𝘀𝗮𝗺𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝗳𝗮𝗻𝗴𝗼, condotti da laboratorio accreditato, in collaborazione con il 𝗗𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗚𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗶𝗮. In particolare, dalle analisi disposte per valutare il 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 ed il rispetto dei 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗺𝗶𝗰𝗶 indispensabili a garantirne le 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶, è emerso come il 𝗳𝗮𝗻𝗴𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗲 presenti 𝙘𝙖𝙧𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙝𝙞𝙢𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙡𝙖𝙨𝙩𝙞𝙘𝙞𝙩𝙖̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙙𝙤𝙣𝙚𝙤 𝙖𝙡𝙡’𝙪𝙨𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤”.

Ora, viene da chiedersi: perché Iacobini non annuncia semplicemente l’apertura del reparto ma sente l’esigenza di chiarire che sono state fatte varie analisi? Ma soprattutto perché Iacobini si rivolge al dipartimento di Geologia dell’Università della Calabria per avere una certificazione sulla qualità del fango?

La Geologia “è la disciplina delle scienze della Terra che studia i processi fisico-chimici che plasmano e trasformano nel tempo la Terra ed i corpi del Sistema Solare che presentano una superficie solida”. Cosa c’entra la geologia con le terapie termali? Forse all’interno di quel Dipartimento c’è qualche collega compiacente che funge da parafulmine e quindi da garante? Praticamente è come se per il mal di pancia qualcuno si facesse fare una prescrizione da un commercialista…

Da notare anche l’uso studiato e accurato delle parole “𝙘𝙖𝙧𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙝𝙞𝙢𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙡𝙖𝙨𝙩𝙞𝙘𝙞𝙩𝙖̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙙𝙤𝙣𝙚𝙤 𝙖𝙡𝙡’𝙪𝙨𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤”, non si parla mai realmente di proprietà terapeutiche ma solo di caratteristiche chimiche e di plasticità, tradotto in italiano “è buono per essere spalmato sui pazienti ma non serve a una beneamata…. con tutto quel che segue”.

D’altronde, si possono trovare persone compiacenti che giocano con le parole e certificano qualsiasi cosa ma nella sostanza che proprietà terapeutiche può aver mai assorbito un fango restato a contatto con l’acqua termale scarsi 10 giorni contro i 180 minimi previsti?  Il tempo, ripetiamo: dieci giorni di maturazione, certifica che siamo davanti al solito imbroglio per provare a raccogliere consensi.

Vorremmo fare ancora una riflessione su chi sono i danneggiati da questa truffa finalizzata solo all’ennesimo video di Robertino (questo dovrebbe farci riflettere sul punto a cui siamo arrivati) e all’ennesima sua visita con lui che ripete “come sono stato bravo… ho aperto tutti i reparti”.

I primi, naturalmente, sono i pazienti, persone spesso anziane e fragili, che vengono da tutta l’Italia e dall’estero, per usufruire delle conclamate proprietà terapeutiche dei fanghi delle Terme Luigiane, affrontando spese, viaggi e facendo sacrifici e che non otterranno alcun beneficio fisico. Saranno queste stesse persone che non godendo di alcun risultato magari l’anno prossimo cambieranno meta preferendo altre terme.

I secondi sono i cittadini di Guardia e di Acquappesa perché chi organizza una truffa del genere, dopo pochi giorni dall’apertura, dimostra in maniera eclatante di non essere interessato ad uno sviluppo serio della stazione termale, ma solo a qualche risultato di facciata da mostrare in video.

Che garanzia potranno mai avere i pazienti con gente senza scrupoli che comanda e che non rispetta le regole? Che altro potranno combinare questa banda di truffatori incuranti della nostra salute e alle nostre spalle pur di fare numeri da esibire? Lo sputtanamento di una struttura sanitaria è una cosa che avviene molto rapidamente e con questo modus operandi il futuro per le Terme Luigiane non sarà certo roseo.

Già si sta operando senza rispettare tutti i requisiti previsti per legge (d’altronde controllore e controllato sono della stessa parrocchia…) ma non gli basta mai: l’illegalità e la truffa scorrono nel loro sangue. Ci chiediamo ancora: che bisogno c’era di fare tutto questo? Robertino s’è preso con i compari Orsomarcio e Gallo le Terme Luigiane non rispettando leggi e sentenze e solo per soddisfare il suo spropositato ego; ha premiato quei due sindaci complici e gli permettono di operare nella totale illegalità, senza uno straccio di contratto per l’acqua termale (nonostante obbligo di gara e vari regolamenti comunali), sindaci che gli consentono finanche di utilizzare gli immobili degli uffici amministrativi anche qui senza uno straccio di contratto, e tutto questo non gli basta ancora perché lui deve strafare.

Le leggi, le sentenze, le regole, i contratti, le assegnazioni, il rispetto delle norme dovrebbero esistere anche per Occhiuto: le delibere, i consigli comunali, i regolamenti comunali, le popolazioni dovrebbero esistere anche per i due sindaci e invece a loro basta una stretta di mano, come se amministrassero “cose loro” …

Fateci capire: se succede qualcosa agli uffici amministrativi o se l’acqua termale dovesse avere dei problemi, chi è il responsabile, visto che non esiste  uno straccio di contratto o un pezzo di carta qualsiasi? Eppure si continua ad andare avanti come se niente fosse, esattamente come sta accadendo per tutto quello che tocca il parassita. Un castello d’argilla che alla fine cadrà malamente così come è già accaduto per ogni cosa che hanno “edificato” i fratelli Occhiuto. E il tempo in questi casi è sempre galantuomo.