Elezioni Provinciali, al voto anche consiglieri decaduti: presentato ricorso

C’è qualcosa che è andato storto durante le elezioni per il rinnovo del consiglio della Provincia di Cosenza. La burocrazia di Palazzo XV Marzo in queste ore vive una forte apprensione: sulle elezioni provinciali pende un ricorso promosso da alcuni consiglieri non eletti che potrebbe inficiare l’esito del voto.

All’indomani della presentazione del ricorso le voci sui contenuti esposti dai consiglieri non eletti iniziano a trapelare. Il più preoccupato di tutti pare sia Franco Iacucci, il vincitore di queste elezioni provinciali, dove a votare non sono più i cittadini, ma i consiglieri e i sindaci di tutta la provincia, attraverso il sistema del voto ponderato. Ovvero, per dirla con parole semplici: il voto del consigliere ha un determinato valore nella conta finale, in base al numero di abitanti del comune dove è stato eletto. Pare che l’imbroglio denunciato dai consiglieri non eletti si riferisca al voto di alcuni consiglieri provenienti da paesi (sotto i 3000 abitanti) dove il voto ponderato ha il valore 22.

Dopo diversi giorni di “indagini” e di verifiche pare che il ricorso, presentato da alcuni consiglieri non eletti, sia incentrato sul voto espresso da due consiglieri che non ne avevano diritto perché decaduti dalla carica. La voce che gira è unanime: il consigliere del comune di Paterno Calabro, il dottor Carmelino Franco Caputo, padre del più noto presidente del Consiglio Comunale di Cosenza Pierluigi Caputo, nonostante la decadenza dalla carica di consigliere ha ugualmente espresso il suo voto nelle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza del 24 febbraio del 2019. Un illecito che non è stato, al momento del voto, rilevato da nessuno. In tanti hanno visto il consigliere di Paterno Carmelino Franco Caputo votare, ma nessuno ha sollevato il problema, perché nessuno del Comune di Paterno ha fatto arrivare al “presidente del seggio” l’atto dove si attesta la decadenza da consigliere del dottor Carmelino Franco Caputo.

In sostanza in data 20.02.2019 il consiglio comunale di Paterno ha dichiarato decaduto dalla carica, per assenteismo, il consigliere Carmelino Franco Caputo. Ma il giorno del voto in Provincia, ovvero 4 giorni dopo la decadenza, il dottor Caputo si è recato lo stesso a votare. Abbiamo chiesto ai burocrati della Provincia di controllare il registro dei votanti per avere la conferma di quello che per i consiglieri che hanno proposto il ricorso, è certo: il dottor Caputo ha espresso il voto e non poteva farlo. Ma come sempre accade tutti si nascondono e nessuno osa parlare. L’omertà regna come sempre sovrana. Abbiamo interpellato diversi consiglieri eletti sul caso in questione, ma nessuno vuole parlare, si sono tutti trincerati dietro un “no comment”.

Ricordiamo che l’ex consigliere di Paterno Carmelino Franco Caputo ha sostenuto il consigliere Fabio Falcone (uomo legato all’ex capogabinetto del sindaco Carmine Potestio) eletto nella lista di centrodestra “Cosenza Azzurra”. Non resta altro da fare, vista l’omertà delle istituzioni, che aspettare l’esito del ricorso. Un esito che potrebbe azzerare il voto, e costringere il presidente Iacucci ad indire nuove elezioni. Una situazione che tutti vogliono scongiurare, maggioranza e opposizione, a tutti va bene così come si sono concluse queste elezioni. E questo spiega il perché sono tutti d’accordo nel voler tenere la notizia segreta: la speranza di Iacucci e degli eletti è quella di trovare qualche amico degli amici disposto a dare torto ai consiglieri che hanno denunciato l’accaduto. E su questo, tutti compatti, stanno lavorando.