Cosenza, Bocs Art. Maiale sgozzato in pubblico: avviso di garanzia a Maurizio Orrico

Continua l’offensiva della procura di Cosenza per ristabilire la legalità a Cosenza per troppo tempo calpestata, oltre che dal primo cittadino, anche da tutta una serie di soggetti che gravitano nell’orbita personale di Mario Occhiuto. Mangioni, parassiti, ruffiani, prenditori di soldi pubblici, abituati a leccare pur di garantirsi una determina, un incarico, una prebenda. Personaggi che fino a ieri, come del resto il loro padrone, credevano di poter fare tutto quello che gli passava per la mente, anche in barba alla legge.

Tra questi spicca, dopo Evelina la Patatina, il maggior rappresentante del parassitismo locale, nonché intimo amico di Mario Occhiuto: Maurizio Orrico. Quello che si crede un artista. O meglio quello che fa l’artista con i soldi dei caggi. Non ha mai venduto un’opera in vita sua a nessuno che non fosse un ente pubblico o una fondazione accriccata a qualche compare politico. La procura di Cosenza ha notificato ieri all’artista con i soldi dei caggi, un avviso di garanzia per aver violato tutte le norme in merito alla macellazione degli animali. Maurizio Orrico si sarebbe macchiato di questi reati durante una manifestazione “culturale” tenutasi a Cosenza, presso i BoCs Art, tra dicembre 2015 e gennaio 2016, in quella che lui definiva una piéce teatrale: sgozzare un maiale pubblicamente.

A denunciare la barbarie avvenuta pubblicamente fu l’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali di Roma che attivò il proprio ufficio legale producendo una denuncia proprio nei confronti di Maurizio Orrico, quello che l’estate se va in barca a vela con i soldi dei caggi.
Ora dovrà affrontare un processo e spiegare ai giudici cosa c’è di artistico nello sgozzare un maiale pubblicamente.