Cosenza, la protesta dei riders: “Siamo sfruttati senza rispetto da gente senza scrupoli”

Corrono da una parte all’altra della città, in bici o in motorino, incuranti di pioggia e vento perché è il solo modo per guadagnare di più e magari portare a casa la giornata. Per loro non ci sono differenze tra festiviweekendorari notturni o tutto quello che un lavoratore dipendente di solito ha, e questo perché sono lavoratori “autonomi”, sebbene non siano loro a concordare la paga né a decidere le modalità con cui devono svolgere l’attività. Sono i riders, i fattorini, ragazzi, ma anche over 40 che tramutano un ordine su Internet – di cibo, ma non solo – in una consegna a domicilio. E se in qualche modo questo ricorda i fattorini che hanno sempre trasportato le pizze ordinate per telefono, la situazione è invece un po’ diversa: un rider va “dove lo porta l’ordine”, può essere un ristorante cinese, un fast food o una pizzeria e non è detto sia sempre lo stesso, anzi il più delle volte non è così… Oggi ospitiamo volentieri una loro nota di protesta. 

Siamo i riders e le riders della città di Cosenza.
Le condizioni vessatorie alla quale siamo soggetti ormai da troppo tempo ci obbligano a informare la cittadinanza al fine di poter giungere presto a un punto di conclusione. Da ormai troppo tempo sopportiamo pressioni, ritardi nei pagamenti, vere e proprie paghe da fame.

A questo si aggiunge anche che non siamo in regola con le normative sanitarie vigenti. Sulla nostra pelle rischi di natura sia amministrativa che di salute. Siamo tutti dei co.co.co pagati a cottimo, al minimo umanamente accettabile. Il recente acquisto da parte di una nuova società ha peggiorato ancora di più le nostre condizioni sfruttando le ambiguità delle condizioni contrattuali. Nello specifico ci vengono imposti:
indennità chilometrica pagata in linea d’aria (con promessa di risoluzione ma de facto rimasta come prima), orari di lavoro cambiati da un momento all’altro senza alcuna variazione contrattuale, obbligo di prestare la propria opera 4 giorni a settimana (vincolo imposto di fatto già da prima dell’acquisizione nonostante il contratto di collaborazione). Non abbiamo nessuna possibilità di lamentarci in merito a questa sempre più pesante condizione contrattuale, quando lo facciamo ci viene impedita ogni forma di critica.
Il lavoro è prossimo alla scadenza e si fa sempre più concreta la possibilità di non vedere rinnovato alcun contratto.

Per questo le rivendicazioni che portiamo avanti sono:
– Rifiuto del lavoro a cottimo, chiediamo un pagamento fisso su base oraria;
– Di essere registrati come lavoratori dipendenti secondo il contratto trasporti e logistica;
– Rappresentanza dei lavoratori e libera azione sindacale;
– Un compenso da inserire nel contratto per l’usura dei nostri mezzi;
– Rimborsi reali del carburante e non in base ai km in linea d’aria;
– Contratto a tempo indeterminato e lavoro garantito per tutti i riders.
Adesso non è più possibile andare avanti, è necessario che si informi la cittadinanza e che l’azienda si apra alle nostre richieste.

I riders di Cosenza