Cosenza 2016: primarie rinviate, via libera alla sfiducia ad Occhiuto

Quello che serviva a Carletto per potersi affermare definitivamente a Cosenza senza fare la figura del lecchino, era prendere tempo è così è stato. Non poteva cedere su tutti i fronti, qualcosa per tacitare i suoi doveva anche portarla.

Sempre di chiacchiere parliamo, non di cose concrete e serie. Lo scambio è stato questo, o meglio la furbata, o meglio ancora la culata (vedremo tra poco perché): in cambio della firma dei consiglieri riottosi necessaria per la sfiducia ad Occhiuto (che ora sì potrebbe arrivare davvero), era necessario far loro recapitare un bel cestino pieno di primarie tarocche. E così è stato.

Carletto ritorna dalla trasferta romana con un bel regalo ai sostenitori delle primarie: Cosenza avrà le primarie. Pare che Carletto abbia avuto una proroga al 21 febbraio. I candidati potranno presentare domanda di partecipazione alle primarie cosentine entro quello data. Il voto avverrà invece il 6 marzo come nelle altre città.

Una soluzione che sa di tira a campare, ma che per chi sa leggere tra le righe, nasconde una importante informazione. Il rinvio, dovuto all’operazione della DDA, è per tutti una manna dal cielo, ecco perché culata, che vuol dire una sola cosa.

urna primarie

Vi faccio una domanda: se hanno deciso di fare le primarie a Cosenza, che senso ha spostare la presentazione dei candidati al 21 febbraio? Non ci riesci domani, vabbè, facciamo la prossima settimana visto che già ci sono i candidati, il fine settimana lo passi a sbrigare tutte le pratiche e lunedì convochi.

Perché perdere altro tempo? Facile, perché è evidente che il ministro della Giustizia Orlando ha notiziato, nei capannelli, i convenuti cosentini, che la DDA di Catanzaro è pronta a far scattare l’operazione “voto di scambio” entro la data del 21 febbraio.

Carletto avrà appreso dal ministro Orlando che l’operazione tanto paventata finalmente scatterà: voto di scambio a Cosenza. Da qui il prendere tempo.

La discussione sarà stata questa: invece di litigarci tra di noi, facciamo fare tutto alla magistratura, che ora è sicuro interverrà, così quando i candidati saranno avvisati, dovranno lasciare da soli. E così noi salviamo capre e cavoli. Facciamo credere ai tuoi sostenitori che tu sei un duro e che non lecchi il culo a nessuno come dicono certi giornaletti on line, prova ne è che hai avuto le primarie. E nel mentre sistemiamo tutta la nuova matassa politica. Vediamo poi come si mettono le cose.

Del resto che il rinviare faccia parte di una strategia lo si capisce a naso anche senza essere dei complottisti come me. Perché, mentre nelle altre città i termini di presentazione scadono domani in virtù del tempo necessario che bisogna concedere ai candidati per presentarsi agli elettori, cioè un mese, a Cosenza questo si riduce, ammesso che il rinvio sia vero, a meno di due settimane.

Perché il giorno fissato per il voto delle primarie è il 6 marzo, questo, vale per tutti. Una buffonata che non ti dico. Un pastrocchio tutto in salsa cosentina. Una competizione falsata all’inizio. Nel resto delle città i candidati hanno il tempo di organizzarsi la propria campagna elettorale, a Cosenza invece no. Ditemi se questa è la soluzione del problema. E’ chiaro che Carletto non può dire apertamente ci penserà la magistratura, come è chiaro che questo rinvio è solo in funzione di questo. Meglio di così la trasferta romana di Carletto non poteva andare. Anche se rimane un inconsapevole, questa volta Carletto l’ha fatta veramente grossa: la notizia.

GdD