Coronavirus, Calabria. Oggi 11 nuovi casi positivi: 8 tra Cosenza e provincia, 3 a Reggio

Il Bollettino ufficiale del regime (o se preferite della Regione) ci dice che oggi sono stati rilevati 11 nuovi casi positivi. Ben 8 nuovi casi sono in provincia di Cosenza: 3 sono riconducibili al “focolaio sardo” (che ormai ha superato i 10 casi complessivi), due ad un centro di accoglienza di Rende, uno al focolaio di Montalto Uffugo, uno di Cosenza contagiato in Campania e un calciatore del settore giovanile del Cosenza. Tre casi positivi sono stati rilevati al GOM di Reggio Calabria e provengono da un nuovo focolaio familiare. 

Successivamente alla diffusione del Bollettino, si è appreso che proprio questo nuovo focolaio familiare, ad Oppido Mamertina (Reggio Calabria), si è allargato a da 3 a 13 casi positivi (http://www.iacchite.blog/coronavirus-focolaio-a-oppido-mamertina-13-positivi-nella-frazione-messignadi-si-valuta-zona-rossa/) determinando in serata l’istituzione della “zona rossa”. 

L’Asp di Cosenza ha avviato l’indagine epidemiologica e disposto i tamponi su tutte le persone che sono venute a contatto con le due persone positive residenti in una casa famiglia a Rende. Secondo quanto emerso, il primo caso di positività sarebbe stato accertato nella notte tra venerdì e sabato al Pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza.
L’altro migrante invece, anche lui con sintomi del coronavirus, nelle ore successive ha chiamato i sanitari del 118. Eseguito il tampone, anche questo è risultato positivo.
Positivo anche un calciatore della formazione primavera del Cosenza. A renderlo noto è stata la stessa società silana.

Degli otto pazienti ricoverati al reparto di Malattie infettive di Cosenza, quattro sono non residenti (nel conteggio si trovano nel setting “Fuori regione”).
Il soggetto positivo rilevato ieri, isolato su un’imbarcazione a Tropea, è stato ricoverato al reparto Malattie infettive di Catanzaro, pertanto i ricoveri in reparto sono sei; di essi due sono riportati nel setting fuori regione. I tre positivi rilevati al GOM di Reggio Calabria sono contatti familiari del caso rilevato ieri e costituiscono, quindi, un nuovo focolaio familiare.