Caro Bersani, vieni in Calabria e (ri)prenditi Zuccatelli, la tua “mucca nel corridoio”

Ormai è perfettamente inutile girarci intorno. E se è vero – com’è vero – che il pesce puzza dalla testa, non c’è dubbio che una sola persona può risolvere il gran casino della sanità in Calabria e si chiama Pierluigi Bersani ovvero il leader riconosciuto di Leu e il grande burattinaio di quella gran ciofeca del commissario Zuccatelli che ci vuole rifilare ad ogni costo.

Ora, tutti ormai abbiamo scritto che la nomina di Zuccatelli non risponde certo a una molto presunta competenza del soggetto quanto alla sua appartenenza politica e personale alla cricca di Bersani. Tutti abbiamo scritto che nelle elezioni politiche del 2018 Zuccatelli è stato candidato alla Camera nelle liste di Leu, cioè il partito di Speranza e di Pierluigi Bersani, grande suggeritore del ministro con i congiuntivi al posto giusto e amico personale di Zuccatelli. Non foss’altro che per la comune radice emiliano-romagnola se non vogliamo parlare di altre camarille.

Non si tratta di pensare male ma alla vigilia di una campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, al netto del video e delle inchieste che lo mettono in mutande e degli insuccessi che gli si addebitano, non è a un candidato perdente nelle liste di Leu che si può affidare il controllo della sanità calabrese, che impegna circa il 70 per cento del bilancio regionale e che muove interessi nelle più disparate direzioni.

“Abbiamo una mucca nel corridoio” viene da dire di fronte alla nomina di Zuccatelli a supercommissario facendo nostra una metafora usata proprio da Bersani nel 2016, commentando la rabbia sociale dietro la vittoria di Trump negli Usa e che poi ha usato anche altre volte per ridicolizzare Renzi. Il significato della metafora è molto semplice: la mucca è un animale di così grandi dimensioni, che è impossibile non accorgersi della sua presenza in un corridoio e dunque – vista anche la mole dello Zuccatelli – si attaglia alla perfezione al Nostro.

E allora Bersani, il politico che non indulge nei confronti di chi propende a “pettinare le bambole” per non prendere decisioni, questa volta si vede attribuita un’ operazione di lottizzazione politica che ne incrina fortemente l’immagine. Soprattutto se si considera che i nominativi proposti in alternativa a Zuccatelli sono Gino Strada, proposto dalle “Sardine” e dal M5Stelle, e Guido Bertolaso proposto da Forza Italia.

Non c’è dubbio, Bersani e Speranza hanno una mucca nel corridoio e non se ne sono accorti. E se Speranza non ha l’autorità e magari neanche i coglioni per mandare via Zuccatelli, tocca di diritto a Bersani sbrogliare questa matassa.

Caro Bersani, o gli dici di mettersi sul primo treno e di sloggiare dalla nostra terra oppure scendi direttamente tu, con la tua mucca e le tue bambole, e schiaffacelo a forza perché noi non ne possiamo più e tu non puoi fare finta di non vedere che sta succedendo, agendo come le tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano o ancora peggio come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere. Intelligenti pauca!