Covid. Tamponi con reagenti scaduti. Catanzaro e Reggio, denunciati titolari di un laboratorio analisi e un centro di analisi cliniche

Il Nas dei Carabinieri, nel corso di controlli in tutta Italia presso laboratori di analisi privati e convenzionati, ed altre strutture similari operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari (i cosiddetti tamponi), antigeniche e sierologiche finalizzati all’accertamento della eventuale positività al Covid-19, hanno riscontrato irregolarità nell’erogazione dei servizi, denunciando rappresentati legali ed elevando sanzioni per decine di migliaia di euro. Pure in Calabria sono state riscontrate irregolarità.

I militari del Nas di Catanzaro hanno denunciato il legale responsabile di un laboratorio di analisi accreditato poiché ritenuto responsabile di aver utilizzato, nelle attività diagnostiche, reagenti chimici scaduti di validità. Nel corso del controllo sono state, inoltre accertate carenze igienico sanitarie e strutturali e la mancata adozione delle misure protettive e preventive nei luoghi di lavoro in materia di contenimento. Sequestrate 877 fiale di reagenti e diagnostici in vitro scaduti di validità il cui valore ammonta a 4.500 euro.

I carabinieri del Nucleo anti sofisticazione di Reggio Calabria hanno invece individuato un centro di analisi cliniche accreditato per aver eseguito testi rapidi per l’accertamento della positività al covid-19 in assenza di autorizzazione e dei relativi requisiti funzionali nonché utilizzato reagenti chimici scaduti di validità. Sequestrati 17 reagenti irregolari il cui valore complessivo ammonta a 1.000 euro. Il legale responsabile e un tecnico di laboratorio, peraltro non iscritto al relativo albo, sono stati denunciati in procura.