Catanzaro, Università Magna Graecia: ma quanti santi in paradiso ha il dottore Sigilli?

IL DIRETTORE GENERALE DELL’UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA DI CATANZARO, DOTT. ROBERTO SIGILLI,  NON HA I TITOLI PER SVOLGERE IL RUOLO RICOPERTO

Risale all’anno 2012 la nomina del Dr. Roberto Sigilli dapprima a Direttore Amministrativo dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e poi a Direttore Generale dell’Ateneo, nomina avvenuta ad personam e senza valutazione comparativa di curricula.

Non sono servite le denunce presentate alla Procura della Repubblica di Catanzaro e nemmeno un’indagine ispettiva svolta nel 2013 dal Ministero delle Finanze a chiarire che il Dr. Sigilli non aveva e non ha i titoli per svolgere il ruolo ricoperto di portata dirigenziale.

Il Dr. Sigilli non intende dimettersi e svolge il ruolo di Direttore generale in barba alle norme di legge incassando annualmente oltre 150.000,00 euro, quattro volte in più dello stipendio da funzionario.

Ebbene sì, per svolgere l’incarico di Direttore amministrativo/generale dell’Ateneo la legge prevede che tale ruolo sia rivestito da un Dirigente e non da un “semplice” funzionario; un dirigente che abbia superato un regolare concorso come tale diverso per natura e finalità da quello di funzionario; e nemmeno possono venire in soccorso le norme previste dall’art. 19 comma 6 del D.Lgs. 165/2001 che derogano la nomina di un dirigente in ragione di un funzionario nella misura dell’8% della dotazione organica dell’Ateneo, semplicemente perché nella pianta organica dell’Ateneo non è mai esistito il ruolo di Dirigente.

Anche il Codacons di recente ha sferrato un attacco contro il Direttore dell’Università chiedendo chiarezza sull’indagine ispettiva del Ministero delle Finanze che dal 2013 sembra essere stata insabbiata. La notizia è apparsa nello scorso mese di ottobre ma non ha avuto seguito.

Il Movimento Cinquestelle a prima firma della deputata Bianca Laura Granato ha presentato una interrogazione parlamentare affinché venga chiarito il ruolo del Ministero in questa  vicenda. Allo stato tutto tace forse nella speranza che questa vicenda venga dimenticata negli anni. E una domanda sorge spontanea: ma quanti santi in paradiso ha questo dottore Sigilli?