Rende, commissioni Bancomat per consiglieri “affamati” di soldi

Un Bancomat per gli amministratori del Comune di Rende.

Il titolo non è a caso, Bancomat o meglio commissioni Bancomat, perché il Comune di Rende, tra commissioni e sedute dei Consigli Comunali in termini di “presenze” , spenderebbe (da ciò che risulta quantomeno) poco meno di 200.000 euro per il 2016.

A detta di chi ha ricoperto la carica di amministratore comunale, i verbali raccontano di un viavai di consiglieri comunali e di presenze lampo, anche se gli orari ovviamente vengono taroccati con tanto di firme in calce del segretario, del presidente e in alcuni casi del vice presidente di maggioranza o minoranza. Tutti insieme appassionatamente per… guadagnare di più e poi far finta di litigare tra maggioranza e opposizione.

prospetto

Nel mese di gennaio Consiglieri quali Mario Rausa (che fa pure il medico…), Gaetano Morrone (il consigliere “citato” anche dal pentito Foggetti…). Serena Russo, Massimiliano De Rose, Domenico Ziccarelli e (per poco) anche il Pino Munno hanno lavorato così tanto da raggiungere il massimo della soglia prevista, tant’è che le casse dei rendesi hanno avuto un aumento… ma del debito certamente, visto come si è ridotta la città.

Per le commissioni solo nel mese di gennaio 2016 i cittadini dovranno pagare oltre 10.000 €. Potremmo anche far finta di non sapere e di non vedere, ma non riusciamo proprio a mandar giù il degrado e la desolazione che si ripercuote su tutto il territorio.

soldi

Partiamo dal presupposto che è inconcepibile permettere azioni del genere. Amministratori che, senza offendere nessuno, non percorrono le nostre strade, perché altrimenti si sarebbero resi conto dello stato delle strade rendesi o addirittura della grave situazione economico-commerciale del territorio.

Oggi addirittura chiudono anche i bar di via Rossini. Ma di questi segnali il caro sindaco Manna, che cambia idea ogni 30 secondi e non si preoccupa delle sue figure barbine, se n’è reso conto? Ah, già, lui va a fare “salotto” al Top Flight di Cosenza. Non gliene frega niente. Non per essere puntigliosi, ma se lei, caro Marcello “il pentito”, credesse davvero nel modello rendese, quanto altri, certamente sarebbe più presente.

Ma torniamo ai “prelievi” degli amministratori per ricordare a tutti in che stato sono le scuole di tutto il territorio. Rende di serie A e Rende di Serie B, ormai speriamo solo che i nostri figli trovino quanto meno la carta igienica in quei bagni post-guerra (il post-guerra è solo riferito all’età “anagrafica” dei sanitari).

Certamente staremo ancora una volta ad ascoltare la solita filastrocca dei DEBITI DEBITI DEBITI… che di certo non avrà creato la sua amministrazione ma che di fatto è costituita dagli stessi elementi, ancora una volta di maggioranza e con un ruolo politico masso-mafioso che a qualcuno torna certamente comodo.

Concludiamo, senza ricordare ancora una volta i soliti nomi perché daremmo loro ancora troppa importanza, affermando che noi la mafia la combattiamo, e Lei signor sindaco “pentito”? Cosa combatte? I soldi che si mette n tasca?

Crediamo sia arrivato il momento di dire basta, di liberarsi da questa maglia che l’attanaglia. O dentro o fuori. Non con una mano a “prelevare” e l’altra a fare finta di essere “legalitario”. Scelga Lei, prima che la scelta sia imposta da “altri”.

atto

Andrebbero aggiunti i compensi degli assessori, del presidente Artese (esatto, la sorella di Artese Ariosto, condannato insieme al boss Franco Muto nel processo Azimut, detta anche “nostra signora del clan) e del sindaco “pentito” Manna.
Beh, a Rende possiamo dire di avere consiglieri comunali superattivi che intascano il gettone di presenza e il rimborso del datore di lavoro per assenza, soldi pubblici che nessuno controlla e non apportano utili al Comune e ai suoi cittadini.
 
E nel frattempo? NOI PAGHIAMO LA TARI e loro si divertono a “prelevare” e ci buttano fumo negli occhi facendo finta di litigare…