Cosenza Calcio, attenti al doppiogioco del sindaco cazzaro

Il Cosenza Calcio si appresta a diventare il tormentone dell’estate, anzi possiamo tranquillamente dire che lo è già. Il futuro del Vecchio Lupo, appena umiliato e mortificato da un faccendiere che predica legalità ma razzola “trastule e traggiri” è più che mai incerto e attaccato a un filo. Il faccendiere di cui sopra non ha nessuna intenzione di mollare il “giocattolo”, dal momento che gli ha fruttato bei soldini in questi tre anni di Serie B e che la stessa retrocessione è stata programmata per prendere un attimo di fiato e – secondo la sua testa bacata – tornare a prendere per il culo i tifosi cosentini.

Il problema è che le alternative sono deboli, ma così deboli che più deboli non si può e che il sindaco della città è un ormai famoso cazzaro, che ama fare il doppiogioco (forse anche il triplo o se preferite il gioco delle tre carte) e che si muove solo per squallidi fini politici. Sì, perché è stato proprio il sindaco cazzaro a fomentare le ultime tragicomiche vicende legate alla cessione della società. Abbiamo già scritto decine di volte che non c’è e non ci deve essere bisogno di “ruffiani” o mediatori per il Cosenza Calcio ma Occhiuto vuole a tutti i costi entrare nel giochino e così l’altro giorno, dalla solita sputtanatissima televisione di famiglia, ha annunciato – ma guardandosi bene dal fare nomi – che un gruppo di imprenditori aveva fatto un’offerta formale a Guarascio. Da quel momento, apriti cielo! Ognuno ha interpretato il “cazzaro pensiero” a modo suo e così si sono formate le fazioni dei “pagliusiani” – a favore dell’opzione Di Donna – e degli “igreciani” – a favore dei faccendieri delle cliniche cosentine -. Non è questa la sede, almeno per il momento, per analizzare i pro e i contro di queste soluzioni, comunque entrambe deboli. In questa sede ci preme approfondire altro e si spera che questo mezzo uomo che ancora fa il sindaco si tenga lontano il più possibile dal Cosenza Calcio. 

Sì, perché dopo aver tirato la pietra, Occhiuto, come da scontatissimo copione, ha nascosto la mano e ha iniziato a dire e non dire. Molti hanno capito che sta tirando la volata ai faccendieri di Terravecchia, sì insomma quelli delle cliniche ma molti hanno capito anche che presta il fianco a Pagliuso se è vero, com’è vero, che l’ex patron lunedì scorso è andato a fare uno show proprio in casa di… Occhiuto ovvero nella sua televisione di famiglia. Ma non tralascia di “coccolarsi” anche il compagno di tante merende Guarascio e quindi è prontissimo anche all’eventualità che Gargamella rimanga in sella, visto che il suo mandato purtroppo si protrarrà fino a novembre. In sostanza, tutto e il contrario di tutto. Un doppiogioco o se preferite un gioco delle tre carte così pacchiano e grossolano che Occhiuto meriterebbe di essere preso a maliparole per quanto crede di essere “furbo”.

Nel frattempo, i pretoriani irriducibili dell’uomo Gargamella sono diventati quasi eroici nel diffondere notizie su presunti nuovi allenatori e nuovi direttori sportivi e la tifoseria è sempre più scoglionata e disorientata. Di sicuro, ci saranno ancora molti giorni da trascorrere senza nessuna certezza ma una tuttavia ce l’abbiamo già tutti e dev’essere chiarita con estrema urgenza: Occhiuto non può recitare in nessun modo il ruolo di mediatore e dev’essere tenuto lontano dalla nostra passione. Anche se continua ad andare nella tivù di famiglia per prendere per il culo i cosentini. Tutto il resto, verrà dopo, compresa la resa dei conti col cazzaro.